Nonostante il suo risultato ancora una volta negativo, Valentino Rossi esulta ugualmente per il successo del suo pupillo Pecco Bagnaia
Sul suo Gran Premio di Aragona, Valentino Rossi ha poco da dire. Il diciannovesimo posto finale basta a commentare piuttosto eloquentemente un fine settimana da archiviare il più in fretta possibile. Il Dottore liquida la pratica con poche parole.
“Una gara difficile al termine di un weekend complicato per tutta la Yamaha“, la definisce. “Speravo di poter entrare in zona punti, ma ho cercato di non forzare nei primi giri per non bruciare le gomme morbide. Invece non è bastato, è andata male lo stesso”.
Eppure il fenomeno di Tavullia ha comunque da festeggiare, in questa domenica sera ad Alcaniz. Non per se stesso, ma per il suo allievo Pecco Bagnaia, che ha portato a casa la sua prima vittoria in MotoGP. “Sono felicissimo”, esulta il numero 46, “prima di tutto sul piano personale perché è un grande amico e passiamo tanto tempo insieme, poi perché se lo merita. Quello della prima vittoria è un momento che un pilota non dimentica mai, ma riuscirci dopo una battaglia così è grandioso”.
Per il suo pupillo, il nove volte campione del mondo ha solo elogi da spendere, tanto che lui stesso è stato uno dei primi ad andare ad abbracciarlo in parco chiuso: “È una vittoria da 10 e lode: ha conquistato la pole, è stato sempre in testa fin dalla prima curva e poi ha vinto con una lotta all’ultimo sangue nei giri finali. Sta guidando la Ducati in modo fantastico”.
Del resto, Vale lo aveva previsto fin da ieri che questo sarebbe stato il giorno giusto per rompere la maledizione del primo successo. Era da tempo che Pecco ci si avvicinava: “È sempre stato veloce”, sottolinea il suo mentore, “a volte è stato sfortunato con le gomme, a volte ha preso delle decisioni singolari con le mescole, ma stavolta è stato superbo”.
E l’orgoglio, dunque, è tanto e legittimo: “Sono fiero di come è cresciuto con noi nella VR46 Riders Academy: lo abbiamo preso che era in Moto3 e lo abbiamo aiutato a portarlo a questo livello. Il destino, ovviamente, è nelle sue mani, come per ciascuno di loro, ma io sono felice di aver cresciuto sia lui che Franco Morbidelli. A fine anno io smetterò, ma lascio loro che sono due dei piloti migliori in griglia e sarà bello vederli l’anno prossimo entrambi su moto ufficiali, uno sulla Ducati e l’altro in Yamaha. Mi darà molto gusto seguirlo, farò il tifo per loro”.
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