Il maestro Valentino Rossi vuole assistere al primo trionfo del suo allievo Pecco Bagnaia. Per lui, invece, l’obiettivo è molto diverso
Se ormai il successo è ampiamente fuori portata per Valentino Rossi, allora il Dottore può vestire i panni del mentore. E dare una spinta ad uno dei suoi allievi più illustri, Pecco Bagnaia.
Al Gran Premio di Aragona, il torinese della Ducati ha conquistato una pole position fenomenale, con tanto di record della pista. Il punto di partenza ideale per cercare di ottenere finalmente il suo primo trionfo in MotoGP, che gli è sempre sfuggito.
“Sicuramente per lui è arrivato il momento di vincere, di infrangere questo tabù”, è lo sprone del fenomeno di Tavullia che ha incassato il ducatista. “Sta andando veramente forte, guida da paura, la Ducati è molto veloce e la squadra ufficiale sta facendo un grande lavoro. Ha avuto molte vicissitudini in questa stagione, specialmente con le gomme, altrimenti in campionato avrebbe più punti. Spero davvero che domani sia il giorno giusto per lui”.
Tornando a lui, invece, il portacolori della Yamaha Petronas non è andato oltre la ventunesima posizione: il peggior risultato in carriera in una qualifica, a pari merito con quella di inizio stagione a Losail. Un bilancio decisamente negativo sul piano dei risultati, ma un po’ migliore sul piano delle possibilità.
“Oggi è andata meglio di ieri, fin dal mattino”, racconta il nove volte campione del mondo. “Nelle terze prove libere ero a sei decimi dal migliore, ma anche qui siamo tutti attaccati, è incredibile: praticamente i primi quattro avevano lo stesso tempo. In qualifica, purtroppo, mi sono ritrovato sempre in mezzo al traffico e non sono riuscito ad esprimere tutto il mio potenziale: avrei potuto fare un po’ meglio. Non vado veloce come a Silverstone, ma cercherò di migliorare ancora la durata delle gomme e di portare a casa dei punti”.
Nella Casa dei Diapason il migliore è stato Fabio Quartararo, che ha centrato la terza casella sullo schieramento. Pur su una pista non favorevole alla moto di Iwata, sembra capace di limitare i danni in ottica iridata.
“Riesce a sfruttare al massimo i punti di forza della Yamaha: la staccata e l’ingresso in curva”, lo elogia Valentino Rossi. “Ha lavorato bene con la squadra ed è riuscito a trovare aderenza in uscita, dove io invece faccio fatica. Sta guidando bene, ha capito come andare forte con la M1“.
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