Anche i piloti di Formula 1 temono di rimanere disoccupati. Ne sa qualcosa Valtteri Bottas, vista l’esperienza che ha vissuto in Mercedes
Finalmente anche Valtteri Bottas non sarà più un precario della Formula 1. I contratti a tempo indeterminato, per i piloti del Mondiale a quattro ruote, non esistono, certo.
Ma per lo meno il finlandese, passando alla Alfa Romeo, se ne è assicurato uno a lungo termine. Mettendo fine ai tanti anni di accordi stagionali che ha vissuto in Mercedes, dove la sua permanenza veniva rimessa in discussione ogni dodici mesi e così il poveretto si ritrovava a correre con addosso costantemente la spada di Damocle di un possibile appiedamento a fine campionato.
Ora potrà guardare al futuro con più certezze: l’ingaggio che ha ottenuto dal Biscione, infatti, ha una validità addirittura triennale. “È una sensazione rilassante”, ha dichiarato ai microfoni dell’emittente televisiva finlandese Mtv. “Tutto è chiaro e so che cosa succederà nei prossimi tre anni e mezzo. Questo mi leva un bel peso dalle spalle e mi permette di concentrarmi sul mio lavoro”.
Non è chiaro se l’intesa sia già sancita per tre anni oppure se preveda delle opzioni. “Dipende da alcune cose, ma sì, rimarrò qui per almeno tre stagioni”, ha ribadito Bottas. “Questo era molto importante per me. Per tutta la carriera ho sempre avuto contratti annuali, perciò è positivo essere coinvolto in un progetto davvero a lungo termine. Non devo più stressarmi sul mio lavoro come pilota almeno per qualche anno”.
Alla Alfa vede “un grande potenziale per il futuro”, in particolare ora che sarà prima guida, senza più un ingombrante capitano come Hamilton al suo fianco. “Ora posso davvero fare la differenza”, gongola. “Il team mi ha assicurato che sarò il leader del progetto. Ovviamente, quando hai più responsabilità, quando dici qualcosa e viene veramente realizzato, questo ti motiva di più”. Evidentemente in Mercedes non era così.
Tanto che non avrebbe più accettato un altro contratto di un solo anno alla Freccia nera: “Se me ne avessero offerto uno pluriennale, di certo avrebbe rappresentato l’opzione numero uno. Ma, se la proposta fosse stata annuale, me ne sarei andato”.
Bottas ha dunque preferito accettare il corteggiamento della Alfa Romeo invece di tornare alla Williams: “Ovviamente ho cercato il contratto migliore per me stesso sotto ogni aspetto”, conclude. “La Alfa era l’opzione più convincente. La Williams ha lavorato bene, è cresciuta e mi auguro per loro che continuino così”.
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