Non le manda a dire l’organizzazione della Formula 1 a Lewis Hamilton, che aveva criticato il Mondiale dopo il Gran Premio del Belgio
I piani alti della Formula 1 non hanno gradito la sfuriata di Lewis Hamilton seguita al Gran Premio del Belgio. E non c’è da stupirsi. Il campione del mondo non c’è andato giù leggero, criticando aspramente la decisione di percorrere solo due giri sotto il diluvio e dietro la safety car: abbastanza da considerare comunque valida la gara di Spa-Francorchamps e attribuire i relativi punti (sebbene a metà).
L’anglo-caraibico ha parlato senza mezzi termini di “farsa” e ha accusato gli organizzatori del Mondiale a quattro ruote di aver agito unicamente per tutelare i propri interessi economici. Un attacco che i vertici del massimo campionato automobilistico respingono al mittente. Seppure nessuno dei dirigenti si sia espresso esplicitamente a microfoni accesi, una fonte che ha chiesto di rimanere anonima ha parlato alla rivista sportiva scozzese Sportsmail.
E la sua risposta ad Hamilton è stata altrettanto secca: “Nelle parole di Lewis c’è molta rabbia e ingenuità”, ha affermato. Parla di rimborsare milioni di sterline ai tifosi, senza ricordare che al di fuori di questo sport guadagna altrettanti milioni, restituendone poco o nulla”.
Senti chi parla, insomma, verrebbe da dire. Hamilton parla di soldi, ma è il primo ad incassare lauti stipendi, è la versione maligna dell’esponente della F1 che non ha voluto rendere nota la propria identità. Secondo il quale il portacolori della Mercedes ha sbagliato ad esporsi: “Avrebbe potuto esprimere la sua opinione in privato, invece che pubblicamente come ha fatto. Il suo comportamento non ha alcun senso”.
Infine, un’ultima stoccata: il sospetto che Hamilton si sia infuriato solo perché a portare a casa il massimo dei punti è stato il suo diretto rivale nella corsa al titolo, Max Verstappen, che si è riavvicinato a sole tre lunghezze da lui. “Chissà se Lewis si sarebbe lamentato”, conclude la fonte, “nel caso in cui fosse stato lui ad partire dalla pole e quindi a vincere…”.
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