Quando il Gran Premio d’Austria si è messo in salita, Fabio Quartararo non ha voluto rischiare: “Vietato fare errori stupidi”
Al termine della stagione mancano ancora sette Gran Premi e Fabio Quartararo si ritrova con un prezioso gruzzoletto di vantaggio da difendere. Inevitabile che il suo approccio alle gare, a questo punto della stagione, ritrovandosi in testa alla classifica generale, cominci a modificarsi.
L’obiettivo dichiarato non è più quello di ottenere il successo a tutti i costi ad ogni tappa, ma di portare a casa il titolo iridato a fine anno. E dunque, soprattutto quando l’andamento della corsa si fa insidioso, come è accaduto al Gran Premio d’Austria di oggi quando è iniziato a piovere, meglio rassegnarsi ad una mentalità da ragioniere.
“Sono molto contento di come ho corso con l’asciutto: mi sentivo benissimo, ho attaccato, potevo lottare per la vittoria nel finale e questo era importante”, racconta il portacolori della Yamaha. “Poi è arrivata la pioggia e tutto si è fatto più complicato. Sono stato attento, non volevo commettere errori stupidi e per la prima volta ho pensato al campionato. Sono quasi caduto alla curva 1, ma alla fine ho portato a casa buoni punti”.
Il suo settimo posto al traguardo è infatti un risultato positivo perché, sebbene sia arrivato alle spalle dei due diretti avversari Pecco Bagnaia e Joan Mir, gli permette di mantenere un margine di quarantasette punti sul duo degli inseguitori nella graduatoria assoluta. Che non sono pochi.
“Credo che Mir voglia mettermi un po’ di pressione, ma con me non funziona”, giura il francese. “Adesso prendo una gara alla volta”. A partire dalla prossima, il Gran Premio di Gran Bretagna, dove Quartararo potrà puntare di nuovo il bersaglio grosso: “Cercherò di lottare per la vittoria a Silverstone, credo che ne abbiamo la possibilità. Su quella pista, nel 2019, è cambiata la mia carriera in MotoGP, se il meteo rimarrà asciutto potremo fare una buona gara”.
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