Sebastian Vettel chiude al secondo posto il Gran Premio d’Ungheria: un risultato prestigioso, ma del quale è finanche un po’ deluso
Una gara combattuta, ben gestita e anche, perché no, baciata dalla buona sorte, quella che ha portato Sebastian Vettel per la seconda volta stagionale, dopo Baku, in piazza d’onore.
Il colpo di fortuna che ha ribaltato la situazione per il quattro volte campione del mondo è stato proprio alla partenza. Paradossalmente, avere sbagliato lo scatto si è rivelato cruciale per il tedesco, che ha così potuto evitare i tamponamenti a catena avvenuti al primo giro nelle posizioni di testa.
“Sono partito molto, molto male, ma in realtà ho scoperto che, con il senno di poi, quello era il miglior posto dove potessi ritrovarmi”, ha sorriso Vettel dopo la bandiera a scacchi. “Davanti a me è successo di tutto, mentre io ho deciso di non rischiare e ho preso la traiettoria interna, quella più pulita. Così praticamente mi sono ritrovato nelle prime posizioni e quello è stato il momento decisivo della nostra gara”.
Da lì in poi l’ex ferrarista si è piazzato nei tubi di scarico di Esteban Ocon, seguendolo come un’ombra, nella speranza di trovare il varco per superarlo, anche perché visivamente sembrava più veloce. Ma il disegno tortuoso e guidato dell’Hungaroring non gli ha reso facile impostare una manovra di sorpasso.
E così, alla fine, pur avendo sfiorato il primo successo in Formula 1 per la Aston Martin, alla fine Vettel si è dovuto accontentare del secondo posto, quasi quasi con una punta di dispiacere, nonostante il risultato estremamente positivo.
“Sono un po’ deluso”, ammette infatti Seb, “perché per la maggior parte della gara mi sentivo leggermente più veloce. Ma Esteban non ha commesso un singolo errore e non mi sono riuscito realmente ad avvicinare. Questa non è una pista facile dove superare, perciò ho davvero spinto al massimo, ho cercato di indurlo in errore, ma lui è rimasto in pista e si è meritato la sua prima vittoria. Ovviamente per noi questo è un grande risultato, ma quando ci arrivi così vicino pensi più alla vittoria che al secondo posto”.
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