Suzuki vuole migliorare e per la ripresa del campionato MotoGP presenterà delle novità tecniche, una in particolare piacerà a Mir e Rins.
Joan Mir e Alex Rins si aspettavano una Suzuki più forte nel 2021. La concorrenza è cresciuta maggiormente rispetto allo scorso campionato MotoGP e i due piloti hanno alcune difficoltà.
Va detto che Mir è riuscito abbastanza a limitare i “danni”, avendo conquistato tre podi e altri tre piazzamenti in top 5. Un solo ritiro, a Le Mans sul bagnato. Invece sono ben cinque gli zeri collezionati da Rins, quattro per delle cadute e uno per forfait da infortunio. Lui sta sicuramente deludendo il team, a differenza del campione del mondo in carica.
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Una cosa che Mir e Rins hanno fatto notare nel corso della stagione MotoGP è la mancanza dell’holeshot posteriore, un dispositivo che invece la concorrenza ha e che comporta alcuni vantaggi. I piloti si aspettavano di averlo sulla loro GSX-RR dopo la pausa estiva. Dovrebbero essere accontentati.
Ken Kawauchi, responsabile tecnico Suzuki, ha dichiarato che Mir e Rins potranno finalmente contare sull’ormai celebre holeshot nel resto del Mondiale: «Anche se siamo soddisfatti della moto 2021, ci sono sempre miglioramenti da apportare e l’introduzione di questo dispositivo aiuterà i nostri piloti a fare progressi. Competere in questo sport significa essere costantemente chiamati sviluppare nuove soluzioni. La lunga pausa ci ha permesso di analizzare ogni dettaglio e implementare nuove idee. Speriamo ci siano effetti nella seconda metà della stagione».
Kawauchi, comunque, è soddisfatto della filosofia adottata da Suzuki per l’evoluzione del prototipo MotoGP e la linea non cambierà: «Abbiamo una moto molto bilanciata ed è una cosa che abbiamo voluto durante lo sviluppo della GSX-RR. Se miglioriamo un aspetto, sappiamo che potremmo perdere qualcosa in un’altra area. Abbiamo cercato di mettere insieme un pacchetto che potesse essere competitivo in ogni pista».
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