Il terribile episodio di cui è stato vittima nei giorni scorsi ha lasciato il segno su Lando Norris, togliendogli addirittura il sonno
Un’esperienza davvero terribile, quella di cui è stato vittima Lando Norris nei giorni scorsi. Aveva scelto di assistere per la prima volta della sua vita dallo stadio ad una partita di calcio: la finale dei campionati europei di calcio a Wembley.
Con il senno di poi, avrebbe fatto meglio a starsene a casa. Non solo perché l’inglese ha visto dal vivo i suoi connazionali perdere ai rigori contro la nostra Italia, ma soprattutto per la disavventura che ha vissuto dopo il triplice fischio finale.
Mentre stava tornando al parcheggio per salire sulla sua McLaren Gt e tornare a casa, un gruppo di malviventi lo ha infatti assaltato e rapinato, sottraendogli il suo orologio dal valore di ben 40 mila sterline.
Parlando per la prima volta in pubblico dopo il misfatto, alla vigilia del Gran Premio di Gran Bretagna, Norris è apparso ancora comprensibilmente scosso.
“È stata dura, non è stata la notte che speravo, e non è finita come avrei voluto, né per me né per tutta l’Inghilterra”, il suo racconto ai microfoni di Sky Sport Inghilterra. “Immagino che sia stata solo sfortuna. Non voglio raccontare troppi dettagli, ma sono grato di essere ancora qui. Non è l’esperienza più bella che si possa vivere, e purtroppo non è accaduta solo a me, ma anche ad altre persone. Non lo auguro a nessuno e, se capiterà ad altri, sono vicino a loro, sono come si sentono”.
Non certo il modo migliore per presentarsi alla sua gara di casa a Silverstone: “Sto ragionevolmente bene, ma devo dire che sono stato meglio”, ammette. “Non sono in condizioni perfette, non voglio mentire, ma sono felice di essere qui, sano e salvo. Mentalmente ho del lavoro da fare, perché la forza psicologica è molto importante. Non ho dormito per alcuni giorni, e questo non è ideale. Ma non sono la persona messa peggio dopo Wembley. Ci lavorerò, farò in modo di essere nella miglior forma possibile e sento di potermi comunque concentrare su ciò che devo fare: questo è l’importante”.
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