Damon Hill non ha mai superato quell’incidente di cui fu protagonista con Michael Schumacher. E oggi gli risponde con una stoccata
Riavvolgiamo il nastro della memoria. Era il 1994 quando, in Formula 1, a giocarsi il titolo mondiale non erano Lewis Hamilton sulla Mercedes e Max Verstappen sulla Red Bull, ma Damon Hill sulla Williams e Michael Schumacher sulla Benetton.
Il duello arrivò ad una resa dei conti proprio al Gran Premio conclusivo, in Australia, sul circuito cittadino di Adelaide. Una gara che nessuno dei due, ma neanche i milioni di telespettatori che vi assistettero in diretta, avrebbe più dimenticato.
Schumi scattò come un lampo e prese subito il comando della gara, che non mollò più per i successivi trentasei giri. Finché commise un errore: toccò il muro all’esterno della curva e venne catapultato nuovamente in pista, proprio mentre alle sue spalle arrivava di gran carriera il rivale Hill.
L’inglese, ignaro di quanto fosse appena accaduto, tentò l’attacco al tedesco, che però si difese da par suo, gli chiuse la traiettoria e innescò l’inevitabile incidente. La Benetton del Kaiser decollò per riatterrare e fermarsi contro le barriere, la Williams del figlio d’arte riuscì a rientrare ai box, ma i danni riportati erano troppi per poter proseguire.
La corsa si concluse così con un nulla di fatto e consegnò il titolo, il primo della sua sfolgorante carriera, a Schumacher, che in quel momento era in testa alla classifica. Perché, a ventisette anni di distanza, vi stiamo ancora parlando di questo vecchio episodio?
Perché a rispolverarlo è stato lo stesso Damon Hill, che evidentemente dev’essersela legata al dito. Commentando la penalità inflitta al suo connazionale Lando Norris per aver spinto fuori pista Sergio Perez nell’ultimo Gran Premio in Austria, infatti, il campione del mondo 1996 ha riservato una velenosa stoccata al suo ex rivale: “Avrei voluto questi commissari quando correvo contro un certo tedesco…”.
Il nome Damon non lo fa, ma il riferimento è fin troppo chiaro. Tanto che, quando un tifoso gli fa notare che quell’anno “Schumacher era stato squalificato per due gare e tu perdesti comunque”, lui risponde sarcastico: “No, davvero? Sono devastato”. Vecchie e mai sopite ruggini tra grandi campioni.
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