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Motomondiale

Aprilia e Suzuki: il 2022 sarà ancora in salita?

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Luigi Ciamburro

Per Aprilia e Suzuki il prossimo biennio sarà ancora in salita dal punto di vista tecnico. Dal paddock non arrivano buone notizie.

Shinichi Sahara (getty images)

Aprilia e Suzuki anche nel prossimo biennio competeranno in MotoGP senza un team satellite. Troppe le indecisioni della casa di Hamamatsu e in tal senso l’addio di Davide Brivio non ha certo facilitato le trattative. A Noale, invece, non sono riusciti a chiudere un accordo con Gresini Racing e Aramco VR46

Nei prossimi giorni verranno ufficializzati tutti gli accordi in cantiere. Petronas SRT annuncerà un nuovo contratto triennale con Yamaha Motor Racing e subito dopo il nuovo team di Valentino Rossi confermerà il contratto triennale con Ducati. In questi minuti in cui scriviamo è stato messo nero su bianco sull’accordo biennale fra la scuderia di Fausto Gresini e la Casa di Borgo Panigale. Lorenzo e Luca Gresini avevano buoni motivi per noleggiare le moto dalla Ducati invece che dall’Aprilia. Perché il pilota romagnolo chiedeva un milione di euro per guidare una Aprilia RS GP. In Ducati viene pagato circa la metà.

Leggi anche -> MotoGP, KTM annuncia la svolta per Tech3

Aprilia e Suzuki in solitaria

A tanti piaceva l’idea romantica di rivedere insieme i due marchi Aprilia e Gresini, ma negli ultimi mesi di vita di Fausto Gresini i rapporti con la squadra veneta sembravano essersi incrinati. La sua famiglia ha quindi optato per Ducati non solo per rispetto della strada indicata dall’esperto manager di Imola, ma anche per dei vantaggi economici e tecnici che rappresenteranno un buon punto di partenza in questa nuova avventura. Al fianco di Enea Bastianini ci sarà Fabio Di Giannantonio, il cui ingaggio sarà versato direttamente dalle casse del team satellite.

In Suzuki nulla da fare. Le dimissioni di Davide Brivio hanno spiazzato la casa giapponese e lasciato un vuoto che ancora deve essere colmato. La VR46 ha provato a dialogare con la casa di Hamamatsu ma le trattative si sono presto arenate. Alex Rins e Joan Mir anche nel 2022 dovranno contare solo sui loro dati per l’evoluzione della GSX-RR.

Enea Bastianini al Mugello (foto Facebook)
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Luigi Ciamburro

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