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Motomondiale

Una Yamaha a due facce: la spiegazione di Meregalli

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Luigi Ciamburro

Maio Meregalli sottolinea il doppio volto all’interno del box Yamaha. I successi di Quartararo da un lato, le difficoltà di Vinales dall’altro.

Maverick Vinales (getty images)

Dopo sette Gran Premi nel box Yamaha factory si vive una situazione dal doppio volto: da un lato Fabio Quartararo, competitivo in ogni gara, dall’altro Maverick Vinales in grande difficoltà e che dopo la prima vittoria di Losail non riesce ad avvicinarsi al podio. I vertici di Iwata hanno provato a dare un segnale di svolta sostituendo Esteban Garcia con Silvano Galbusera. I risultati del pilota di Roses non soddisfano le aspettative, da qui alla fine del campionato occorre una svolta… o un cambiamento radicale.

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La doppia faccia della medaglia

Cambiare capotecnico a stagione in corso è una mossa un po’ azzardata, ma necessaria visto il momento negativo di Vinales. ” Un cambio di posizione di team manager a metà stagione non è un compito facile”, ha ammesso il team manager Massimo “Maio” Meregalli. “Un top driver come Maverick è un grande investimento per noi. Nelle settimane che hanno preceduto il Gran Premio di Catalogna, la sua prestazione non è stata quella che ci aspettavamo. Abbiamo avuto una discussione interna e di comune accordo abbiamo dovuto sostituire il caposquadra, perché sappiamo tutti che Maverick ha un grande potenziale. La scelta è caduta su Silvano Galbusera perché ha molta esperienza e perché è già uno dei nostri più stretti collaboratori”.

Nulla da togliere all’ottimo lavoro svolto da Garcia, scelto personalmente da Maverick Vinales che ha voluto sostituire Ramon Forcada, oggi al servizio di Franco Morbidelli. “Abbiamo avuto buoni risultati con Esteban e Maverick. Ma negli ultimi 18 mesi i risultati non sono stati quelli che ci aspettavamo. Quindi era arrivato il momento di provare qualcosa di diverso”, ha proseguito Meregalli a Speedweek.com. Inoltre i successi di Quartararo fanno crollare ogni alibi tecnico. La Yamaha M1 è una moto che può portare verso il titolo mondiale. “Tutta la sua squadra fa un lavoro di prim’ordine. Sa come abbinare perfettamente la moto con la mappatura del motore, le impostazioni e le gomme adatte alle sue esigenze. Funziona sempre perfettamente da un fine settimana all’altro. È un’unità di prima classe”.

Fabio Quartararo (Foto Getty Images)
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