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MotoGP

Valentino Rossi, il manager di Cairoli si sbilancia: “Gli suggerirei questo”

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Fabrizio Corgnati

Il manager di Tony Cairoli, Alberto Martinelli, dà un suggerimento interessante sulla gestione del finale di carriera di Valentino Rossi

Valentino Rossi (Foto Petronas)

Anche lui lavora con una superstar italiana del motociclismo e con un nove volte campione del mondo. Anche se non in MotoGP, ma nel Mondiale motocross. Per questo Alberto Martinelli, dal 2009 manager di Tony Cairoli, può certamente misurarsi a ragion veduta sulla situazione di Valentino Rossi e sulla gestione del suo finale di carriera.

“È un argomento molto complesso e ho letto tante risposte semplici e dirette”, ha commentato ai microfoni del sito specializzato MowMag. “Io non credo sia così facile da valutare. A mio modo di vedere oggi Valentino sta occupando una moto ufficiale che, tra virgolette, non sta dimostrando di meritare coi risultati, a differenza di Morbidelli. I giovani stanno spingendo”.

Il consiglio di Martinelli a Valentino Rossi

Il giudizio di Martinelli non è tagliato con l’accetta: lui non sostiene semplicemente che il Dottore dovrebbe appendere il casco al chiodo. Semmai gli dà un consiglio diverso: quello di cedere la sua moto ufficiale al pupillo e compagno di squadra Franco Morbidelli, che non ce l’ha.

“Non banalizzerei tutto dicendo che dovrebbe stare a casa, ma avrei gestito diversamente le sue scelte”, afferma. “Io mi sarei aspettato da lui una scelta politica, anche se dall’esterno è facile parlare: Valentino Rossi quest’inverno avrebbe potuto lasciare la moto ufficiale a Franco Morbidelli dicendo che Franco viene dalla VR46, è il futuro e se la merita. E nel frattempo prendersi l’altra, farsi un altro anno o due per il piacere di divertirsi e fare le sue gare”.

Questo sarebbe stato un bel gesto da parte del nove volte iridato, che gli avrebbe tolto di dosso la necessità di fare risultato. “Ne sarebbe uscito da galantuomo e, se avesse chiuso dodicesimo, nessuno gli avrebbe dato del bollito”, prosegue il manager di Cairoli. “Così avrebbe potuto godersi le gare senza la pressione di cercare un risultato per forza. E tutti lo avrebbero amato per questa scelta, avrebbe chiuso con stile. Io personalmente gli avrei suggerito questo, ovviamente però era una mossa da fare quest’inverno d’accordo con Yamaha. Certo, poi è solo la mia idea”.

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Tony Cairoli (Foto Getty Images)
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Fabrizio Corgnati

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