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Formula 1

Orgoglio Ferrari a Montecarlo, sornione Hamilton. L’analisi delle prove

Published by
Oscar Slaifer

Leclerc e Sainz davanti a tutti. Ma ora le Ferrari devono confermarsi sabato. Verstappen punzecchia la Rossa e mostra un nervosismo esagerato (forse)

Carlos Sainz Jr. in pista a Montecarlo (Photo by Bryn Lennon/Getty Images)

Il weekend di Montecarlo per la Ferrari è iniziato come meglio non si poteva. Charles Leclerc e Carlos Sainz Jr. davanti a tutti dopo le FP2, un evento vero, che non accadeva da tanto, troppo tempo. Ma guai ad esaltarsi troppo.

Ferrari meglio del previsto (per ora)

Che il circuito del Principato si potesse adattare alle caratteristiche della SF21 lo si sapeva. È una monoposto bilanciata, più stabile e più guidabile della vettura deludente dell’anno scorso, che ha pagato difetti di progettazione oltre a una power unit “sgonfiata”. Ma soprattutto molto veloce nelle curve lente.

La Ferrari sin dal mattino ha fatto capire che per trovare il bilanciamento giusto è bastato davvero poco. I tempi di Sainz lo dimostrano: subito in palla, con ogni tipo di gomma. Stessa cosa per Leclerc, che dopo aver saltato a piè pari la FP1 per un problema alla trasmissione (unico vero neo della giornata), nella seconda sessione ha trovato il ritmo con pochi giri.

Gli obiettivi non devono essere Lewis Hamilton e Max Verstappen, ma Valtteri Bottas (5°) e Sergio Perez (8°). E per ora la superiorità si è vista. Anche se il più pericoloso rimane il messicano, che a Montecarlo sembra aver ritrovato maggiore competitività, almeno sul giro secco.

Le Ferrari sembrano buone anche in ottica gara, ma anche qui i tempi vanno presi con le pinze. Già nelle scorse gare la Rossa ha mostrato una prima giornata di prove al top per poi non confermarsi la domenica, almeno non ad altissimi livelli. Di sicuro c’è che sarà fondamentale partire davanti, perché a Monaco i sorpassi praticamente sono impossibili. E farlo vorrebbe dire aver fatto più della metà del lavoro.

Mercedes-Red Bull, tanto lavoro da fare. Ma Hamilton è lì

Lavoro che devono continuare a fare ai box di Mercedes e Red Bull, che almeno per oggi hanno preso paga dalla terza forza del campionato. Di sicuro Hamilton ha fatto vedere qualcosa di più come prestazione pura rispetto al rivale Verstappen, che invece in ottica gara pare leggermente avanti. Ma, come detto prima, se non parti davanti, con il ritmo veloce puoi farci ben poco.

L’olandese è parso molto nervoso, forse perché conscio di poter fare meglio con la sua Red Bull nel Principato e di poter rosicchiare qualche punto all’inglese in ottica Mondiale. E l’essere dietro proprio al rivale non gli è andato giù. Anche perché dovesse finire così anche in gara, la botta al morale sarebbe pesante.

Non è mancata anche la stoccata alla Rossa: “Sono sorpreso dalla competitività della Ferrari, ma questo dimostra che siamo piuttosto deboli“. Un modo per sminuire la crescita della macchina di Maranello, ma anche un pessimismo esagerato per quanto fatto dal suo box. Vedremo sabato se è solo pretattica.

McLaren, che mazzata

La Ferrari può sorridere soprattutto per aver staccato in maniera pesante la prima rivale per il terzo posto in campionato, la McLaren. Norris sesto ma mai capace di uno spunto vero in tutta la sessione, così come Ricciardo, mestamente 15°. Si è rivisto un Gasly in forma con l’Alpha Tauri, che almeno sul giro secco rimane performante, così come l’Alfa Romeo, che ha piazzato Giovinazzi nono e Raikkonen appena fuori dalla top ten.

Ci si aspettava un guizzo da parte di Vettel e Alonso (10° e 12°), che su una pista da maestri potevano e dovevano fare la differenza. Ma al momento questo è il valore di Aston Martin e Alpine.

LEGGI ANCHE —> F1 GP Monaco, Prove Libere 2: tempi e classifica finale

Max Verstappen in pista nelle prove libere del Gran Premio di Spagna di F1 2021 a Barcellona (Foto Lars Baron/Getty Images/Red Bull)

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