I due spagnoli proveranno a “farsi belli” per il GP di casa. Alonso spera nella ritrovata competitività dell’Alpine, Sainz cerca la prima gioia in Rosso
Arriva il GP di Spagna. A Barcellona sono due i piloti che vorranno senz’altro non sfigurare: Fernando Alonso e Carlos Sainz Jr. Un inizio non eccezionale per i due, che sulla pista di casa cercano quel risultato che potrebbe cambiare da subito la loro stagione.
L’asturiano, al suo rientro dopo due anni in F1, non vuole essere una comparsa. Le speranze, come per tanti, sono già riposte nel 2022, quando i cambiamenti regolamentari potrebbero rimescolare i valori in campo. Ma Fernando nel 2021 vuole già provare a togliersi qualche soddisfazione.
La lontananza dal Circus non sembra averlo arrugginito troppo. Già nei test ha mostrato di saper essere veloce e in Bahrain, se non fosse stata per una carta di panino finita sul freno posteriore della propria auto, avrebbe subito conquistato i primi punti iridati. Che sono arrivati a Imola, con un decimo posto che comunque non ha soddisfatto Alonso. Il cambio di passo sembra essere arrivato a Portimao, dove una bella rimonta lo ha piazzato all’ottavo posto. E che ora comincia a crederci anche lui lo ha confermato subito nel post gara: “Ci siamo trovati a lottare con una McLaren, una Ferrari, sfide che erano impensabili a Imola o in Bahrain. Penso abbiamo compiuto un grande passo in avanti sulla prestazione della monoposto”.
Ed è vero. L’Alpine, che partiva per essere tra le monoposto che dovevano lottare per il terzo posto nel Mondiale costruttori, ha avuto un avvio molto deludente, ma con i primi aggiornamenti arrivati in Portogallo sembra aver dato un primo deciso segnale di ripresa. Anche se per tornare a sperare in qualcosa di più c’è ancora un aspetto da risolvere: “Al momento penso che il sabato resti ancora il mio punto debole – ha detto Alonso -. riuscire a estrarre il massimo sul singolo giro e sappiamo che a Barcellona e Monaco il sabato è cruciale viste le difficoltà di sorpasso”.
In Ferrari invece Sainz ha avuto un inizio 2021 che non si aspettava, viste le premesse. Fin dalle prime prove, ha mostrato un buon feeling con la vettura. Al momento opportuno però è mancato sempre qualcosa. In Bahrain l’ottavo posto dopo una qualifica che lo aveva visto ottenere lo stesso risultato, poi a Imola un quinto posto in rimonta che faceva ben sperare.
E’ a Portimao che Sainz poteva dare il primo vero segnale di svolta. Una buona qualifica sì, ma una tattica totalmente errata ne hanno compromesso il risultato domenica. 11° posto e prima volta per una Rossa quest’anno fuori dalla zona punti. Sbagliato marcare Norris quando c’era da fare la gara solo su se stessi, senza alzare troppo l’asticella puntando su chi, al momento, non sembra raggiungibile.
Un’esperienza quella portoghese di cui il team e il pilota devono fare tesoro. Per fortuna Barcellona arriva a una settimana dalla delusione lusitana. E chissà che non possa davvero stavolta azzeccare la sua gara perfetta.
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