Marc Marquez si è sottoposto oggi alla visita medica sul circuito di Portimao: un passaggio obbligatorio per regolamento prima del rientro
Il primo semaforo verde, Marc Marquez, lo aveva ottenuto già sabato scorso. All’ospedale Ruber Internacional di Madrid, i chirurghi che lo avevano operato, De Miguel, Ibarzabal e Garcia Villanueva, avevano dato il loro assenso al ritorno alle gare. Sottolineando, fra l’altro, anche l’elemento più importante per il campione: “Una situazione clinica molto soddisfacente, con evidenti progressi nel processo di consolidamento osseo”. Questo era il parere più significativo a livello medico, ma non quello più decisivo.
Prima di avere la certezza assoluta che l’otto volte campione del mondo potesse risalire in sella alla sua Honda, infatti, si sarebbe dovuto sottoporre anche ad un’altra visita: quella obbligatoria per regolamento, alla presenza del responsabile medico del Motomondiale, Angel Charte, e del dottore del circuito di Portimao.
Ma la buona notizia è arrivata nel pomeriggio di giovedì 15 aprile: il catalano ha superato anche quest’ultimo scoglio. Charte lo ha definito idoneo per correre, dunque pienamente ripreso dalla frattura all’omero destro che lo ha tenuto fermo per tutta la scorsa stagione e per i due Gran Premi inaugurali di questa appena cominciata.
Con lui, è stato dichiarato in forma anche Jack Miller, reduce da un’operazione al braccio destro per la sindrome compartimentale: anche l’australiano della Ducati potrà dunque prendere parte al Gran Premio del Portogallo di questo fine settimana. Il calvario di Marc Marquez, dunque, è ufficialmente terminato, a 271 giorni dalla caduta di Jerez de la Frontera. L’obiettivo è quello di eguagliare un altro grande della storia Honda, Mick Doohan, che dopo l’incidente di Assen 1992 in cui rischiò di perdere la gamba destra riuscì a rientrare alle corse e a vincere cinque titoli mondiali consecutivi.
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