Nella seconda gara stagionale MotoGP non ci sarà pubblico sugli spalti. Le autorità hanno deciso che le porte dell’autodromo di Doha resteranno chiuse.
Nella prima gara sugli spalti dell’autodromo di Losail c’erano 1.500 persone sugli spalti, ma domenica 4 aprile non saranno ammessi spettatori. Il motivo è presto detto. I presenti erano molto vicini tra loro, la maggior parte di loro senza mascherina e con bambini, il che non è stato considerato un buon esempio per lo spettacolo mondiale. Le autorità locali hanno quindi deciso che il secondo incontro a Losail sarà a porte chiuse.
Tra domenica e lunedì i piloti ritorneranno in Europa e dovranno fare i conti con le zone rosse. Il prossimo appuntamento è fissato per il 16-18 aprile a Portimao, in Portogallo, dove gran parte del paddock arriverà vaccinato con doppia dose Pfizer. Ma non è prevedibile pensare al pubblico sugli spalti, visto che in Europa la pandemia è ancora al culmine. Adesso sarà compito della Dorna trovare un accordo con i vari governi, in modo da evitare quarantene e poter trasferire tutti gli addetti ai lavori senza troppi problemi.
Il presidente dell’IRTA, Hervè Poncharal, ha fatto sapere che sono in piedi colloqui tra gli organizzatori dello spettacolo del Motomondiale e le autorità portoghesi. “Il Portogallo ha alcuni paesi nella lista rossa – ha dichiarato a Speedweek.com -. Ma crediamo che tutto funzionerà. Spero che porteremo tutto il paddock a Portimao”, ha spiegato il manager francese. Inoltre non tutto il paddock ha deciso di vaccinarsi e c’è ancora una minoranza che ha preferito non correre rischi tra i primi due Gran Premio e di non vaccinarsi. Come i due alfieri della Suzuki, Alex Rins e Joan Mir, che potrebbero decidere di vaccinarsi nelle prossime settimane.
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