Il team manager Repsol Honda Puig attacca la Ktm, che ha contestato l’utilizzo di Bradl anche per lo sviluppo della moto
In pista a Losail impazza la bagarre tra le moto. Ma anche fuori dal tracciato la battaglia è serrata. E a lanciare un duro attacco stavolta è il team manager Repsol Honda Alberto Puig.
La MSMA, l’Associazione dei Costruttori partecipanti al Campionato MotoGP, si è riunita la scorsa settimana a Losail. Nel mirino è finita la Honda, che ha sostituito Marc Marquez con Stefan Bradl. A sollevare la questione è stata la Ktm, secondo cui è ingiusto aver impiegato il collaudatore così a lungo, dedicandosi inoltre all’evoluzione della RC213V. Per questo la casa di Mattighofen ha chiesto di introdurre una norma per limitare il numero di gran premi a cui un tester può partecipare. Una proposta che però è stata bocciata.
E prima della Fp2, Alberto Puig è tornato sulla questione, lanciando una frecciata agli avversari: “Non so dare una spiegazione. Loro (Ktm, ndr) dicono che abbiamo un vantaggio quando abbiamo perso il pilota, è una contraddizione. Non avevamo scelta, non sapevamo che Marc sarebbe stato fuori tutto l’anno. È ridicolo che un altro costruttore pensi a noi e al nostro collaudatore, piuttosto che pensare a vincere“.
Certo è che anche la Honda, in attesa del rientro di Marquez, deve pensare a tornare competitiva. Perché il duo Espargaro-Bradl per il momento sembra in difficoltà. E la Honda, così fuori dai giochi, sembra sempre di più Marquez-dipendente.
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