Ruben Xaus, ex pilota e oggi team manager della Avintia, solleva qualche dubbio sulle prestazioni di Valentino Rossi al GP del Qatar
“Io mi faccio una domanda, anche se so che scatenerà una polemica”. Ruben Xaus si aspetta già che le sue parole creeranno discussione e faranno rumore. E non c’è da stupirsi, perché l’oggetto del suo commento è il personaggio più caldo del Motomondiale: Valentino Rossi. L’ex pilota, oggi team manager della squadra Avintia, satellite Ducati, si chiede i motivi delle difficoltà incontrate dal team Petronas al Gran Premio del Qatar, prova inaugurale della stagione 2021 di MotoGP.
“Non capisco perché Morbidelli non sia stato della partita. E non capisco perché Valentino Rossi non sia stato più performante”, sono le affermazioni rilasciate da Xaus ai microfoni del sito Mowmag. Su questa crisi contemporanea dei due portacolori della scuderia malese il dubbio resta aperto, ma lo spagnolo sembra avere qualche sospetto in merito, che aleggia tra le righe.
“Non ho una risposta, però i fatti sono questi: il team ufficiale è andato benissimo mentre negli ultimi tre anni è andato molto male, anni in cui la squadra privata era fortissima”, spiega Ruben. “Ora che non c’è più Valentino Rossi nel team factory, va forte la moto ufficiale e non quella privata. Non mi torna molto, su questo argomento la chiudo qui”.
Insomma, l’opinione di Xaus (che tra l’altro è team manager del fratello del Dottore, Luca Marini) è che con il passaggio di Valentino Rossi si siano spostati gli equilibri tra la squadra ufficiale e quella satellite della Yamaha. Anche l’esplosione inattesa di Maverick Vinales, che infatti si è aggiudicato la prima gara stagionale, sarebbe dovuta alla mancanza del fenomeno di Tavullia nel suo stesso box.
“Ha imparato molto a fianco di Valentino, quando c’era lui era sempre un po’ pesante e l’arrivo di Quartararo ha dato molto da pensare a Vinales“, prosegue Xaus. “È stato zitto e ha lavorato. Tutto il weekend è stato dietro a Fabio e ha imparato a leggere la gara per fare quello che sa fare, ovvero essere veloce per tutta la gara. Rossi e Vinales sono due piloti che guidano molto diversamente, hanno anche peso e statura diversi. Penso che Maverick abbia fatto molti cambiamenti personali, dallo staff al numero, ma anche tanto altro. Credo che lo avessero portato a non essere al 100% e che adesso abbia trovato più stabilità. Non avere Valentino Rossi a fianco ti leva un peso, e poi Yamaha ha anche imparato dai propri errori”.
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