Pol Espargarò sta concludendo una lunga preparazione invernale per affrontare al meglio la nuova sfida con i colori della Repsol Honda.
Pol Espargaró ha chiuso una giornata di test al Montmelò con una Honda stradale, la RC213V-S, mentre sullo stesso tracciato erano in azione anche altri piloti della classe regina e delle classi minori, come suo fratello Aleix, Fabio Quartararo, i colleghi di marca Alex Marquez e Taka Nakagami, i due piloti Suzuki Alex Rins e Joan Mir, il ducatista Johann Zarco.
La moto di serie a disposizione di Pol Espargarò è un modello perfetto per allenarsi, in quanto derivata dalla MotoGP, con 215 CV di potenza, un peso di 160 chili e un prezzo di 185.000 euro. A sua disposizione anche una CBR 1000 RR-R Fireblade SP, una moto con cui Honda partecipa ai Mondiali Superbike le cui prestazioni e livello tecnologico non sono lontani da quelli che la RC213V-S può offrire. “È stato fantastico tornare dopo così tanto tempo… vedere rivali, piloti Moto2 e Moto3 lottare tra loro, è bello per iniziare a sentire quello spirito da corsa prima del Qatar. Tutti gli inverni sono lunghi, ma è stato particolarmente lungo aspettare che arrivasse questo momento”, ha dichiarato il neo pilota HRC ai microfoni di Motogp.com.
Il catalano non vede l’ora che arrivi il 6 marzo, data in cui proverà, per la prima volta, la Honda RC213V con cui cercherà di dare l’assalto al titolo mondiale: “Voglio davvero salire sulla moto per vedere cosa posso ottenere dove hanno sofferto molti piloti. Ho l’opportunità di usare questi colori e per me è una grande responsabilità, ma è un momento della mia carriera che sogno da tempo, sento che è arrivato il mio momento e cercherò di realizzarlo”.
Per affrontare questa nuova sfida Pol Espargaró ha seguito un intenso programma di allenamento che ha incluso molte giornate di motocross: “Quest’inverno mi sono allenato molto su moto da cross. Da mesi, forse un mese e mezzo, solo in sella a una moto, e mi diverto davvero. Non ho mai fatto così tanto motocross. Ogni anno cerco di fare qualcosa di diverso per essere un Pol migliore e un pilota migliore, e penso che quest’anno era il momento di fare di più”.
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