BMW delusione dell’ultima annata Superbike. Il team manager Shaun Muir ammette che le aspettative con la coppia Sykes-Laverty erano maggiori.
Non c’è dubbio che il campionato Superbike 2020 della BMW sia stato una vera delusione. Dopo il buon 2019, le aspettative erano decisamente diverse.
Invece di vedere un salto di qualità, c’è stato persino un peggioramento. Nonostante l’ingaggio di un altro pilota esperto come Eugene Laverty, che avrebbe dovuto aiutare Tom Sykes nello sviluppo della S 1000 RR, i risultati sono stati decisamente deludenti. Per il 2021 con la nuova M 1000 RR e l’arrivo di Michael van der Mark al posto del nord-irlandese il team si aspetta una svolta.
Il team manager Shaun Muir ha ammesso ai microfoni del sito ufficiale WorldSBK che la stagione 2020 è stata deludente: «Quest’anno è stato una sfida, anche a causa del Covid. Ci aspettavamo di mantenere il nostro livello e avere buono slancio da Phillip Island, ma nel prosieguo del campionato le nostre speranze non sono state soddisfatte».
Il dirigente inglese spiega che l’emergenza coronavirus ha certamente condizionato i piani della casa di Monaco: «Tom ha avuto un buon primo anno con la BMW e in Eugene avevamo un altro pilota con molta esperienza nel team. Sfortunatamente, a causa della pandemia, quest’anno non abbiamo avuto abbastanza tempo in pista per tenere conto in modo ottimale dei suoi feedback».
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