Grande rivale, ma sempre rispettoso: Sebastian Vettel è stato il primo a congratularsi con Lewis Hamilton in parco chiuso a Istanbul
Sono stati i dominatori assoluti degli anni ’10 della Formula 1. E sono stati anche grandi rivali, quando si sono contesi direttamente il titolo mondiale nelle ultime stagioni, l’uno al volante della Ferrari, l’altro della Mercedes. Ma senza mai perdere la signorilità, la stima, il grande rispetto reciproco.
Ieri, Sebastian Vettel e Lewis Hamilton si sono ritrovati insieme sul podio, ad oltre un anno di distanza dall’ultima volta. Il primo, ritrovando la via delle posizioni di vertice proprio sul finire di un’annata disastrosa. Il secondo, con una gara strepitosa sul bagnato che gli ha regalato la vittoria numero 94 in carriera, ma soprattutto il suo settimo campionato iridato.
E così non poteva essere che proprio Vettel il primo ad andarsi a congratulare con Hamilton nel parco chiuso per la sua impresa, che lo affianca al leggendario Michael Schumacher nella speciale classifica dei campioni più vincenti di tutti i tempi. “Gli ho detto che per noi è stato un momento molto speciale, perché abbiamo potuto assistere mentre si scriveva la storia”, sono state le parole pronunciate da Seb all’orecchio di Lewis. Pur non rinnegando la sua storica passione per Schumi, che continua a ritenere “il più grande di tutti, almeno emotivamente”, il ferrarista tedesco ha riservato grandi complimenti al neo sette volte iridato.
“Di sicuro è il più grande della nostra epoca”, ha sostenuto. “Credo che sia sempre difficile confrontare piloti come Fangio o Moss alla nostra generazione: forse con le loro macchine saremmo inutili perché ci cagh…mmo addosso. E forse loro sarebbero inutili con le nostre perché vanno troppo veloci. Non importa: ogni epoca ha i suoi piloti migliori e Lewis lo è certamente, per quello che ha raggiunto. Ha fatto tutto ciò che gli si poteva chiedere”.
E la rimonta dal settimo al primo posto a Istanbul sotto la pioggia lo ha rimarcato una volta di più: “Oggi ne abbiamo visto la prova migliore”, aggiunge il quattro volte campione. “Una gara in cui era molto difficile solo restare in pista, durata due ore, probabilmente ad essere onesti non era il favorito eppure l’ha vinta lo stesso. Ancora una volta è riuscito a tirare fuori qualcosa di speciale dal cilindro e perciò si merita tutto ciò che ha ottenuto”.
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