Il calendario F1 2020 sarà rivelato il 1° giugno: sono previsti otto Gran Premi in europa da luglio a settembre. Si parte in Austria e c’è anche Monza
La Formula 1 si prepara a pubblicare un calendario di otto Gran Premi, al quale sono affidate le speranze di far finalmente partire questa stagione 2020 tormentata dalla pandemia di coronavirus. Secondo diverse testate sportive e specializzate, dalla spagnola Marca alla tedesca Speed Week, i programmi saranno rivelati ufficialmente il prossimo 1° giugno.
Ma i primi dettagli sono già filtrati: si parla in particolare di un’iniziale striscia di otto gare europee, tutte a porte chiuse, che partiranno dal Red Bull Ring in Austria il 5 luglio, per poi trasferirsi all’Hungaroring in Ungheria a metà luglio e a Silverstone ad inizio agosto. A sbloccare la situazione in Inghilterra è stato il semaforo verde dato dalla federazione locale, Motorsport Uk, alla ripresa delle corse nella nazione albionica.
“Abbiamo sempre detto che, quando si fossero verificate le giuste condizioni, avremmo preso la decisione responsabile di riprendere l’automobilismo, per sostenere questo sport, i posti di lavoro e l’economia”, ha spiegato il presidente federale David Richards.
A concludere questo calendario, fino al mese di settembre, saranno Barcellona, Spa e Monza. Resta invece come riserva Hockenheim, pronta a sostituire uno degli altri circuiti nel caso di problemi.
Rimandato definitivamente al 2021, invece, il Gran Premio d’Olanda che avrebbe dovuto fare il suo ritorno in F1 proprio quest’anno: “Eravamo pronti e lo saremmo anche adesso”, ha dichiarato il responsabile, l’ex pilota Jan Lammers. “Grazie ai fan, alle aziende e alle autorità avevamo compiuto un risultato incredibile. Abbiamo cercato di riprogrammare la corsa a porte chiuse, ma vorremmo celebrare il ritorno della F1 in Olanda dopo 35 anni con il nostro pubblico. Chiediamo loro di essere pazienti, dopo 35 anni possiamo aspettarne un altro”.
Questo programma ha ricevuto il via libera anche da parte dei piloti, come spiega il responsabile del loro sindacato Gpda, Alex Wurz. “Nessuno nell’automobilismo è un tifoso delle gare a porte chiuse”, ha precisato l’ex pilota austriaco. “Ma questo è un modo per ritornare in pista prima di quanto faremmo se dovessimo attendere le corse con gli spettatori. Sono costantemente in contatto con tutti i piloti e tutti lo hanno accettato”.
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