Se la carriera di Andrea Iannone dovesse andare in crisi dopo la sospensione per doping, la Pramac sarebbe pronta ad offrirgli di nuovo un posto
Andrea Iannone sta vivendo indubbiamente il periodo più complicato della sua carriera. Non solo, infatti, è costretto all’inattività dalla pandemia di coronavirus, così come tutti i suoi colleghi della MotoGP. Ma il brutto caso del presunto doping in cui è stato coinvolto dall’inverno scorso ha avuto (per ora) un esito decisamente nefasto per lui.
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La Corte disciplinare della Federazione, infatti, ha riconosciuto l’assunzione involontaria delle sostanze proibite da parte sua, ma gli ha comunque inflitto una sospensione di diciotto mesi. Al momento su questa sanzione pende un appello e la sua attuale squadra, la Aprilia, gli ha confermato la propria fiducia in tutte le sedi.
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Ma è inevitabile che, se venisse confermata, questa squalifica rischierebbe di segnare una battuta d’arresto importante per la carriera del Maniaco. La Casa di Noale, che ne ha fatto il perno del suo piano di sviluppo futuro, dovrebbe affidarsi ad un altro pilota e, anche una volta terminato il periodo di stop forzato, non è per nulla assicurato che il centauro di Vasto riuscirebbe effettivamente a trovare un altro sellino per riprendere a correre.
C’è però una delle sue ex squadre disposta a lanciargli un salvagente: è la Pramac, team satellite Ducati con cui Iannone fece il suo esordio in MotoGP nel biennio 2013-2014, prima di essere promosso alla squadra ufficiale della Rossa di Borgo Panigale. Pur essendo ultimamente stata votata allo sviluppo dei giovani piloti, infatti, la formazione toscana sarebbe contenta di riprendere a bordo il 30enne suo ex portacolori.
“Noi siamo prevalentemente orientati sui giovani, Iannone verrebbe da trentenne, ma storicamente gli vogliamo bene”, ha ammesso Francesco Guidotti ai microfoni di Sky Sport. “Se ci trovassimo nella condizione che a noi manca un pilota e lui è alla ricerca di una moto, si potrebbe anche fare. Iannone è stato con noi due anni, in una situazione tecnica molto difficile, diciamo che la voglia di correre insieme non ce la siamo tolta del tutto perché non siamo riusciti a fare neanche un podio, la voglia di fare qualcosa insieme è rimasta. Se dovesse mai succedere che siamo nelle condizioni giuste, nessuno vieta di concludere”.
Lo stesso Iannone, del resto, aveva ammesso il mese scorso durante una diretta Instagram di essersi pentito di aver lasciato la Ducati: “Del passato vorresti sempre cambiare qualcosa, ma adesso a che serve?”. Chissà che nel futuro non arrivi il momento di chiudere questo cerchio…
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