Tra box radio e velocità di punta c’è un Lando che pochi vedono: quello che cerca sfide diverse, si accende davanti a uno schermo e trova calma dove il rumore non esiste. Curioso? La risposta non è dove pensi.
L’immagine è nitida: Lando Norris scende dalla McLaren, sorride, risponde breve. Poi sparice. Il tempo in pista non basta mai. Fuori, però, c’è un’altra dimensione. Più concreta di quanto sembri. E più utile di quanto si dica.
Prima tappa: i videogiochi. Lando non li usa per fuggire. Li usa per imparare. Il sim racing gli offre ripetizioni infinite senza una goccia di benzina. Frenate, traiettorie, gestione gomme. Niente glamour. Solo dati, ritmo, mani sul volante. Durante la pandemia lo abbiamo visto in streaming su Twitch, spesso insieme a colleghi come Charles Leclerc, George Russell e Alex Albon. Alcune sere erano puro intrattenimento. Altre avevano un obiettivo.
Nel 2020 ha trasformato quelle dirette in beneficenza. Il gesto rimasto nella memoria: la promessa di rasarsi i capelli se le donazioni avessero superato una certa soglia. Target raggiunto, capelli giù. Le cifre precise cambiano a seconda delle fonti pubbliche, ma il principio resta verificabile su F1.com, BBC Sport e canali ufficiali McLaren: gaming come volano solidale, non solo passatempo. In mezzo, anche la nascita di Quadrant (2020), il progetto di Lando tra e-sport e contenuti, che mette insieme creatività, tecnologia e comunità. Un laboratorio in piena regola.
C’è chi storce il naso. Troppo schermo, dicono. Ma il punto tecnico è semplice: il sim racing riduce l’alea. Ti fa provare scenari rari. Ti allena alla pressione senza rischi. È un’estensione della pista, non la sua caricatura. Gli ingegneri lo sanno. I risultati non dipendono da un joypad, certo. Però la ripetizione intelligente conta.
Fuori dal rumore dei motori, Lando cerca l’opposto. Il golf. Lì non c’è team radio. C’è il respiro. Il colpo. La camminata. Lo si vede spesso sul green, anche in compagnia dell’amico ed ex compagno di squadra Carlos Sainz. È un rituale. Precisione, pazienza, gestione mentale. Le stesse qualità che una qualifica al limite pretende, ma con un tempo diverso. Non è un segreto, ma è meno raccontato. E, per lui, è più di un hobby: è reset.
Fatti confermati: debutto in F1 nel 2019 con McLaren; dirette su Twitch durante la pandemia; iniziative benefiche documentate da media autorevoli; lancio di Quadrant nel 2020 con focus su contenuti ed e-sport. Sulle cifre delle raccolte fondi, le stime variano e non ci sono numeri univoci da fonti ufficiali sempre aggiornate: meglio non fissarle qui senza un documento unico a supporto. Il golf, invece, resta visibile sui canali social dei piloti e nei contenuti McLaren; le uscite con Sainz sono pubbliche e ricorrenti.
Alla fine l’immagine cambia. Non c’è una doppia vita. C’è una doppia cadenza. La velocità della pista. La lentezza del green. In mezzo, il digitale che allena e connette. È questo l’equilibrio che sorprende: un talento moderno che usa strumenti diversi per lo stesso fine. Ti ci vedi anche tu, tra un obiettivo alto e un rito che ti rimette a fuoco?
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