In MotoGP si fa un gran parlare di chi possa prendere in futuro lo scettro di Marc Marquez. Dani Pedrosa non ha molti dubbi.
Dani Pedrosa conosce molto bene il mondo della classe regina, avendo lavorato in KTM dopo l’esperienza in pista con Honda, e ha avuto modo di saggiare il talento di Marc Marquez nel suo prime. Il centauro di Cervera è di nuovo ai box per un infortunio alla scapola destra, ma non avrebbe mai immaginato di fare il vuoto in classifica su una Ducati. Di fatto al primo anno nel team factory della Casa di Borgo Panigale ha demolito Bagnaia e tutti gli altri colleghi di marca.
Marc Marquez rimarrà ancora il numero 1, probabilmente, sino alla domenica del suo ritiro ufficiale dalle corse, tuttavia ci sono ancora degli elementi che lasciano propendere per un pool di piloti molto ristretto in grado di prendere in futuro il suo ruolo. C’è l’ex campione Jorge Martin, ora all’Aprilia in difficoltà, e sta crescendo il fratello minore di Marc, vice campione del mondo nel 2025, ma c’è un talento che non è ancora sbocciato. Pedro Acosta, al secondo anno in KTM, sta alternando buone performance a passaggi a vuoto preoccupanti.
Pedrosa ha elogiato la prestazione di Alex Marquez, inarrestabile fin dai primi giri. “Alex è partito terzo, ha superato Acosta e Bagnaia e ha imposto un ritmo impossibile per tutti. Ha sfruttato al meglio un circuito che gli è sempre stato favorevole”. Il pilota del team Gresini Racing ha vinto il suo terzo GP in stagione, dominando nel GP di Sepang.
“Pedro Acosta? Ha disputato una delle sue migliori gare dell’anno. Nella SR ha faticato in volata, ma oggi ha gestito molto bene la gomma anteriore nonostante abbia trascorso molti giri dietro a Pecco”. Secondo Pedrosa, lo squalo di Mazarrón ricorda lo stile di piloti come Stoner: “Ha saputo trovare quella sensazione naturale sull’acceleratore, fidandosi più della mano destra che dell’elettronica. Questo fa la differenza”. Casey Stoner ha vinto due mondiali in MotoGP con due moto diverse. Acosta, ancora a secco di successi, potrebbe e dovrebbe lasciare la KTM, in crisi nera, se vorrà realmente iniziare a fare la storia in top class dopo i due riconoscimenti iridati conquistati in Moto3 e Moto2.
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