In casa Ferrari, alla vigilia della rivoluzione tecnica prevista per il 2026, non tira una bella aria. Dopo gli addii dei motoristi Zimmermann e Schmidt, anche un tecnico di primo livello è pronto per andarsene.
Se il 2025 è stata una stagione deludente per la Ferrari, il 2026 potrebbe seriamente segnare il punto più basso della storia recente del Cavallino, già condita da una miriade di sconfitte e delusioni. Alla vigilia di una delle rivoluzioni tecniche di maggior portata della storia della F1, a Maranello regna il caos più totale, e molti personaggi di spicco stanno lasciando il reparto corse, una notizia non certo positiva dato il blasone della Scuderia modenese.
Ad inizio settimana, è emerso come i motoristi Wolf Zimmermann ed il suo vice Lars Schmidt, siano pronti per lasciare la Ferrari, in direzione Audi, alla corte di Mattia Binotto. Fu proprio l’ex team principal del Cavallino ed ora responsabile dell’Audi F1 Project a portare Zimmermann a Maranello nel 2014, e la sua esperienza si è conclusa dopo 11 anni nel reparto corse. A quanto pare, il suo addio è legato alla mancata presa in considerazione delle sue idee relativamente alla power unit 2026. Ora tutto è nelle mani di Enrico Gualtieri, che ha rinunciato alle offerte di altre squadre ed è rimasto a Maranello. Ma la diaspora è ben lungi dall’essere terminata.
Secondo quanto riportato nelle ultime ore da Leo Turrini, noto insider del mondo Ferrari, c’è un altro addio all’orizzonte a Maranello. Diego Tondi avrebbe infatti la valigia pronta, una notizia non certo da poco considerando che si parla del capo del dipartimento aerodinamico della Scuderia modenese. Sullo sfondo ci sarebbero i tanti dubbi relativi al progetto 2026, che, come detto, non starebbe entusiasmando nessuno all’interno del Reparto Corse. Al posto di Tondi dovrebbe essere promosso il nuovo arrivato Franck Sanchez, appena giunto dalla Sauber.
Intendiamoci, Tondi non ha di certo fatto le fortune di Maranello, dal momento che le sue scelte hanno portato alla nascita di vetture deludenti, ma il problema qui è un altro. La Ferrari perde personale e non ingaggia tecnici di grido, ma personale in uscita da squadre di secondo piano. Alcuni motoristi arrivati a Maranello sono di provenienza Alpine, ovvero la casa francese che produce la power unit peggiore della F1 moderna. E con queste premesse, il 2026 rischia di trasformarsi, ancor prima di cominciare, in un dramma sportivo.
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