Frederic Vasseur, da poco confermato come team principal della Ferrari, ha ammesso che la SF-25 ha un problema cronico, che è emerso sin da subito. Ora non ci sono più dubbi.
Tra poco più di una settimana, i protagonisti del mondiale di F1 torneranno in pista a Zandvoort per le prove libere del Gran Premio d’Olanda, l’appuntamento che segnerà la fine della pausa estiva. La Ferrari non arriva di certo con i favori dei pronostici visti i precedenti su questo tracciato, ed anche le caratteristiche della SF-25, che non ama particolarmente l’altissimo carico aerodinamico. La McLaren, dal canto suo, può dominare ancora la scena, ed inizia ad intravedere il secondo mondiale costruttori consecutivo.
Nel caso in cui, tra le gare di Zandvoort, Monza e Baku, dovessero arrivare altre tre doppiette, il team di Woking vincerebbe il titolo a squadre con sette gare di anticipo, senza dover fare calcoli sui piazzamenti delle Ferrari, prime inseguitrici in questa classifica. Uno scenario umiliante per la Scuderia modenese, che era chiamata a giocarsela sino in fondo sia tra i piloti che tra i costruttori dopo l’impressionante crescita mostrata nella seconda parte della scorsa stagione. Tuttavia, sulla SF-25 sono stati commessi dei gravi errori in sede di progettazione, che hanno rovinato i piani.
La Ferrari ha subito una pesante doppia squalifica in Cina per l’eccessivo consumo del plank del fondo, e Frederic Vasseur, intervistato ai microfoni di “Auto Motor und Sport“, ha ammesso che questo episodio ha cambiato la stagione: “La McLaren fa la differenza nella gestione gomme, soprattutto con il caldo e la pista bagnata, a noi sono state le squalifiche in Cina a scombussolare i piani. Abbiamo dovuto lasciare un margine di sicurezza con le altezze da terra della nostra vettura. Come ben sappiamo, queste vetture sono molto sensibili sul fronte delle altezze da terra, ed ogni millimetro corrisponde ad una posizione in griglia“.
La Ferrari SF-25 è dunque una monoposto nata con questo limite, e Vasseur non ha potuto nascondersi: “Se non si ha il controllo totale delle altezze della monoposto, ciò andrà ad inficiare la competitività della stessa. Per risolvere questo problema, si sottovalutano altri aspetti, come preparare le gomme per le qualifiche, così come i giri di riscaldamento ed altri particolari. Nelle vetture di oggi, tutto gira intorno alla stabilità aerodinamica, e negli ultimi due anni ci siamo concentrati molto più sulla guidabili e sulla prevedibilità che sulla deportanza“.
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