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Mercato

Tesla e quella batteria che non muore mai: quasi mezzo milione di km ed è tutto come nuovo

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Giovanni Messi

In molti non passano alle auto elettriche per la paura di poter subire gravi danni alle batterie con il passare del tempo. Questa Model 3, tuttavia, dimostra che i giusti metodi di ricarica possano fare la differenza.

Chi è indeciso sull’acquisto di un’auto elettrica viene spesso fermato dalle paure legate alla batteria, che vanno bel oltre i lunghi tempi di ricarica ed alle scarse autonomia. C’è sempre la paura che la batteria possa degradarsi dopo pochi anni, e la sua sostituzione, che costa migliaia di euro, è un timore che attanaglia tutti. Si ha paura che dopo pochi anni la capacità vada a calare, rendendo il veicolo molto costoso da mantenere e difficile da vendere a buoni prezzi sul mercato dell’usato.

Tesla logo (ANSA) – Tuttomotoriweb.it

Sul sito web “Motor1.com” è stata raccontata una storia interessante, che vede come protagonista una Tesla Model 3 che è attiva in Australia Occidentale, la quale ha mantenuto un ottimo stato per la batteria, nonostante la percorrenza di centinaia di migliaia di chilometri. Andiamo a scoprire, nei dettagli, come è stato mantenuto uno stato di salute così elevato, ed a quanto è pari l’efficienza della batteria dopo diversi anni.

Tesla, la Model 3 da 410.000 km conserva il 90% di batteria

In base a quanto raccontato, la Tesla Model 3 ha percorso ben 410.000 km con batteria e motori originali, mantenendo una capacità residua della batteria compresa tra l’88% ed il 90%. Si tratta di una Model 3 Standard Plus con batteria LFP da 60 kWh e trazione posteriore, utilizzata per servizi di Uber, e così si spiegano i tanti chilometri percorsi in pochi anni. Durante un intervento da EV Work, un vero e proprio specialista australiano per le auto elettriche, sono stati rivelati dai sorprendenti. La ricarica è avvenuta per il 71% mediante AC lenta, e per il 29% tramite DC rapida, ed è questo uno dei segreti che spiegano il perché di un risultato così buono.

Tesla Model 3 in mostra (ANSA) – Tuttomotoriweb.it

Secondo quanto raccontato, ricaricare la Tesla in questione in questo modo consente di preservare meglio la batteria, e di limitare la perdita della sua capacità. La Model 3 era stata condotta in officina per via di una vibrazione avvertita durante la marcia, ma si tratta solamente di supporti usurati per il motore elettrico, sostituiti con una loro pari al prezzo di appena 130 dollari australiani, circa 80 euro riportati al cambio attuale. Dunque, per chi è proprietario di una Model 3, lo schema di ricarica sopracitato potrà esservi d’aiuto ad allungare la vita della batteria.

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Giovanni Messi

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