In una stagione dove non è ancora arrivato un successo nelle sfide domenicali e Vasseur ha intenzione di ritardare gli sviluppi della SF-25.
Gli obiettivi della Ferrari erano chiari sin dalla fase pre-lancio della nuova monoposto. Dopo il secondo posto in classifica costruttori della passata stagione, sfruttando l’arrivo di Lewis Hamilton e di nuovi tecnici, sarebbe dovuto arrivare il tanto agognato mondiale. Un riconoscimento iridato che manca dal 2008, dove al volante della Rossa correvano Kimi Raikkonen e Felipe Massa, due driver ritirati da tempo. Lo scenario attuale è piuttosto deprimente.
Sprint Race a parte, Lewis Hamilton non ha fatto la differenza in nessun Gran Premio. Leclerc è stato in grado di difendersi nei piani alti in due angusti tracciati cittadini. Dopo il terzo posto a Jeddah, è arrivata una seconda piazza a Monaco. Troppo poco per puntare al riconoscimento iridato. Ancora una volta la tappa di Barcellona è diventata l’ultima spiaggia per valutare le performance della wing car emiliana. Stavolta il pacchetto di aggiornamenti più corposo non arriverà in occasione della tappa spagnola.
I tifosi della Scuderia dovranno aspettare la sfida di Silverstone a luglio per avere un quadro tecnico completo sulla SF-25. Complice la direttiva sulla flessibilità delle ali, nella prossima sfida catalana la squadra italiana ha scelto di concentrare gli sforzi solo su una nuova ala anteriore. La stessa mossa è già stata compiuta dalle altre squadre di vertice. Quindi è utopistico pensare che su un layout che smaschera tutte le criticità di una monoposto di Formula 1 la Ferrari possa ritrovarsi davanti alla McLaren, già vincitrice su circuiti dalla conformazione simile al Montmelò.
Le McLaren MCL39 di Oscar Piastri e Lando Norris avranno la possibilità di vincere anche a Barcellona. Le monoposto papaya sono le favorite assolute. Il manager francese, intervistato da Sky Sport F1, ha dichiarato: “Porteremo un’ala nuova come tutti gli altri team. E penso che sia sensato portare solo l’ala nuova per avere un quadro più chiaro del suo funzionamento. E’ vero che dalla Spagna ci sarà un nuovo regolamento per l’ala anteriore e tutti i team saranno chiamati a portare novità in tal senso. Tutti hanno segnato quella gara sul calendario come un punto di svolta. Non sappiamo realmente se cambierà davvero qualcosa nei rapporti di forza in pista. Noi dobbiamo concentrarci su noi stessi per migliorare in ogni tipo di curva. Abbiamo fatto buoni passi avanti sulle curve ad alta velocità e ne abbiamo fatti di buoni qui nelle curve a bassa velocità. Ora cercheremo di confermare tutto in Spagna“.
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