La benzina dovrebbe scendere nel prezzo visto il calo dell’accisa, ma sino a questo momento, non si registrano modifiche. Ecco cosa sta accadendo, mentre il diesel, dal canto suo, sta aumentando.
Da circa una settimana, sono entrate in vigore le nuove accise sui carburanti, che hanno portato ad una modifica dei prezzi. Il diesel è già aumentato per 1,5 centesimi al litro, in base ad un piano che dovrà portare, con aumenti suddivisi nel tempo, a pareggiare i prezzi tra il gasolio e la benzina entro il 2030, così come da direttiva dell’Unione Europea. In teoria, la nuova accisa avrebbe dovuto modificare anche il prezzo della benzina, ma ciò non è ancora accaduto.
Infatti, il prezzo della benzina, nonostante il calo dell’accisa, è per ora rimasto lo stesso, e non si è visto il risultato del taglio da 1,5 centesimi al litro. Come già accaduto in tanti altri ambiti in Italia, alle promesse non sono corrisposti i fatti, almeno per ora. Se il gasolio ha visto il proprio prezzo aumentare, la benzina non è scesa, e la denuncia in tal senso è partita dalle associazioni dei consumatori, e la conferma dei dati di questi ultimi giorni è lapidaria.
Dando un’occhiata ai numeri ufficiali, a martedì 20 di maggio, i prezzi medi nazionali della benzina, sono pari ad 1,706 euro al litro, mentre una settimana prima erano ad 1,705 euro. Invece che diminuire, si è assistito ad un incredibile rialzo al self service, confermato anche al servito. Da 1,848 euro al litro, si è passati ad 1,850 euro al litro. Puntuale, invece, il rialzo del gasolio, che da 1,589 euro al litro è passato ad 1,606 euro al litro al self service, salendo ad 1,749 da 1,733 euro al litro al servito. In sostanza, la benzina non è calata, mentre il rialzo del diesel è stato sostanzialmente immediato.
Gabriele Melluso, presidente di Assoutenti, ha così dichiarato: “Il mancato taglio delle accise sulla benzina porta ad un danno economico per gli automobilisti che è pari a qualcosa come 370 milioni di euro annui, pari a 22 euro circa per ogni vettura, ipotizzando una media di due pieni al mese. Per questo motivo, chiediamo oggi che intervenga Mister Prezzi, affinché apra un’approfondita indagine su tale anomalia, tesa a fermare qualsiasi forma di speculazione sulle tasche dei cittadini“. Vedremo se le indagini porteranno ad un risultato positivo, ma la sensazione è che si sia di fronte all’ennesima “frode” autorizzata degli automobilisti, un evento intollerabile.
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