La Maserati è il peggior marchio in assoluto all’interno di Stellantis sul fronte delle vendite, e si continua a parlare di una cessione.
Il 2024 è stato un anno drammatico per il gruppo Stellantis, che ha subito un vero e proprio crollo delle vendite da parte di quasi tutti i suoi marchi. La Maserati ha fatto peggio di tutti con appena 11.300 unità vendute, contro le 26.600 dell’anno precedente, che già non erano di certo numeri esaltanti. I lavoratori della casa di Modena sono stati in gran parte licenziati o spediti in cassa integrazione, mentre altri sono stati inviati in Polonia per aiutare nella produzione della FIAT Grande Panda, che richiede tanta forza-lavoro.
Tornando sul presente e sul futuro del Tridente, si torna a parlare di una possibile cessione del marchio da parte di Stellantis, che già in passato aveva parlato della possibilità di cedere i costruttori meno redditizi, per lasciare più spazio a quelli in grado di portare a casa risultati importanti. Aumentano, infatti, le indiscrezioni relative ad una cessione della Maserati ad un colosso cinese, una notizia che non può certo farci piacere, e che ci renderebbe ancor più schiavi del paese del Dragone, che sull’automotive continua a guadagnare quote di mercato.
Negli ultimi giorni, si è parlato diverse volte di una possibile cessione della Maserati alla cinese Chery, e gli analisti del settore automotive hanno anche iniziato a studiare tutti gli scenari che una mossa simile potrebbe scaturire. Tuttavia, Stellantis ha fatto sapere che non c’è alcuna intenzione di cedere il marchio, che, anzi, andrà ad assumere una posizione centrale nell’assetto futuro dell’azienda.
Un rappresentante dell’azienda diretta a John Elkann ha affermato: “Con ogni rispetto, la Maserati non è sul mercato“. Poche ma chiare parole, che ribadiscono l’interesse di Stellantis di continuare a gestire la casa di Modena, una volta oggetto del desiderio dei clienti, che ora sembrano aver messo da parte il loro interesse per le auto del Tridente. Qualche giorno fa, il presidente di Chery, Charlie Zhang, aveva espresso interesse verso l’acquisto di costruttori premium, e subito si era pensato al possibile coinvolgimento della Maserati in tal senso. Il gruppo automobilistico italo-francese, nonostante le sole 1.700 auto vendute dalla casa emiliana nel primo trimestre del 2025, ha voluto fugare ogni dubbio, ribadendo che l’azienda modenese non si tocca, e che ha un futuro ancora radioso davanti a sé.
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