RB21 e SF-25 continuano a essere sotto le lenti d’ingrandimento degli specialisti della tecnica. Red Bull e Ferrari sono cresciuti meno in termini di performance.
Red Bull Racing correrà pure con un grande fenomeno che sta sopperendo all’assenza di un secondo pilota, ma non sembra, tecnicamente, superiore alla RB20, anzi. L’assenza di un progettista geniale come Adrian Newey ha fatto fare ulteriori passi indietro alla squadra anglo-austriaca, dopo un 2024 chiuso in affanno alle spalle di McLaren e Ferrari. L’addio imminente di Honda non garantirà alcun valore aggiunto al team con sede a Milton Keynes.
I nodi per la permanenza di Verstappen sono diversi. L’olandese potrebbe liberarsi dal suo lungo contratto sino al 2028, esercitando una clausola di uscita anticipata se dovessero mettersi male le cose in classifica. Per ora il figlio d’arte di Jos è rimasto aggrappato al treno mondiale, solo a causa di eroiche performance personali e per gli errori dei competitor della McLaren. Piastri e Norris hanno già toppato in qualche uscita, lui no ma non basterà per tenersi stretta la corona iridata.
La Ferrari sarebbe dovuta essere della partita mondiale, ma la SF-25 non ha punti di forza. E’ rimasta una vettura debole in qualifica e suscettibile ai cambi di temperatura. Basta una folata di vento e qualche grado in più o in meno per renderla una monoposto fragile sul passo. Era prevedibile che il delta di miglioramento della SF-24 si fosse ridotto, ma nessuno si aspettava che sarebbe stato così complesso estrarre il potenziale dell’erede. Lo scorso anno i primi segnali di difficoltà nello sviluppo della monoposto avevano spinto i tecnici a rivoluzionare il progetto.
RB21 e SF-25 sono diventate più complesse da guidare. Hamilton e Lawson/Tsunoda ci hanno capito poco dei continui sbilanciamenti tra anteriore e posteriore, ma anche della carenza di performance nei tratti lenti. In Australia, la Ferrari si è ritrovata a inseguire la diretta concorrenza. La mancanza di carico aerodinamico ha fatto penare Leclerc e Hamilton.
Se togliamo la garetta breve di Shanghai vinta a sorpresa dal numero 44, un podio in 5 gare è un risultato da incubo. McLaren e Mercedes sono riuscite a migliorare di quasi otto e nove decimi i tempi dell’anno precedente in Arabia Saudita. Il terzo posto del monegasco a Jeddah è arrivato solo grazie alla sciocchezza di Norris in qualifica. I limiti della Rossa sono evidenti e potrebbero essere limitati da un miracoloso pacchetto di sviluppi, divisi tra Imola e Barcellona.
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