Per raggiungere performance da brividi in pista le wing car di F1 utilizzano degli oli speciali. Scopriamo come nascono i migliori oli al mondo.
Ogni singolo elemento di un’auto di F1 è testato con una cura manicale per aumentare il livello, complessivo, delle prestazioni. Anno dopo anno le vetture ad effetto suolo sono cresciute di dimensioni. Il lavoro compiuto dai migliori tecnici al mondo ha portato alla creazione di mezzi così evoluti che, paradossalmente, hanno abbassato il livello dello spettacolo.
Nella Formula 1 moderna, ad ogni ciclo tecnico, c’è sempre un team in grado di dominare, nettamente, la scena. Dopo l’epopea gloriosa della Mercedes, nei precedenti 8 anni di era ibrida, dal 2022 la squadra che ha lasciato solo le briciole agli avversari è stata la Red Bull Racing motorizzata Honda. La collaborazione di ingegneri aerodinamici, tecnici motoristi e anche gommisti top del reparto innovazioni tecnologiche ha portato alla creazione di prodotti di qualità altissima. Gli oli sono un componente importantissimo delle vetture da corsa.
Rispetto alle auto tradizionali, un olio in una monoposto della massima categoria del Motorsport può fare la differenza tra vincere o perdere, esattamente come le mescole ed altri elementi. La Shell, sempre al fianco della Scuderia Ferrari, ha deciso di mettere sul piatto 1 miliardo di dollari nella Ricerca e Sviluppo. In Shell lavorano oltre 45mila tecnici e ingegneri dei vari centri Shell Global Solutions in tutto il globo. Nei laboratori vengono sviluppate miscele innovative che possano far progredire i gioielli creati dalla casa modenese.
Shell ha deciso di collaborare con realtà di spessore assoluto per accrescere, ulteriormente, le competenze. Ferrari e Ducati hanno deciso di avvalersi di un partner come Shell per spingere a tutto gas. Shell V-Power e l’olio motore Shell Helix Ultra da corsa hanno portato ad un miglioramento progressive delle PU ibride della Ferrari. Non è risultato ancora abbastanza per colmare il divario con i campioni della Red Bull Racing.
Il team anglo-austriaco si avvale del know-how della ExxonMobil, in grado di sviluppare un olio top, battezzato Mobil 1, che ha permesso a Max Verstappen di ottenere risultati clamorosi. I lubrificanti Mobil 1 raffreddano più di 4.000 elementi in movimento, proteggendo dalle sollecitazioni generate da un motore che sprigiona una potenza di 1000 CV. Il brand vanta una lunga storia in F1, avendo iniziato oltre 30 anni fa. L’esperienza di ExxonMobil è una delle tante carte segrete della squadra con sede a Milton Keynes.
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