La Yamaha ha una storia antichissima e in questo approfondimento vi sveleremo chi c’è dietro la fabbricazione dei motori.
La Yamaha fu fondata nel 1887 a Hamamatsu, nel Giappone centrale, come Nippon Gakki Company da Torakusu Yamaha, un imprenditore locale con il pallino della musica. Il costruttore aveva la passione per i pianoforti e incominciò a fabbricarli per poi allargare il business ad organi a canne ed altri strumenti musicali. Vi sarà capitato di ritrovarvi davanti ad un pianoforte Yamaha con lo stesso simbolo che spicca sulle moto.
Nel 1955 l’azienda giapponese decise di cavalcare l’hype delle due ruote, diversificando la produzione. Nacquero così i primi motocicli e motori Yamaha, dando origine ad una divisione autonoma: la Yamaha Motor. Da allora di strada ne è stata fatta e grazie alle vittorie di Valentino Rossi, Jorge Lorenzo e Fabio Quartararo in MotoGP le Yamaha stradali sono diventate un sogno per gli appassionati. Nell’arco della storia sportiva la squadra di Iwata si è tolta grandi soddisfazioni, piegando l’egemonia della Honda.
In Giappone la sfida tra produttori di moto è totale con Honda, regina incontrastata del mercato, e Suzuki e Kawasaki alla finestra. Per la Yamaha non è risultato semplice elevarsi ai piani alti dell’industria, ma è riuscita ad affermarsi in tanti altri mercati. I motori della Yamaha sono il non plus ultra anche in ambito navale, senza dimenticare il mercato degli strumenti musicali, per i quali è diventata il più grande costruttore mondiale.
Yamaha è un marchio globale che nell’industria delle due ruote ha presentato tante innovazioni top. La sede principale si trova ad Iwata, città di 174.365 abitanti situata nella prefettura di Shizuoka. I tecnici non operano solo in Giappone. Vi sono delle divisioni in Europa del brand dei tre diapason. Sono state aperte factory anche in Italia, oltre che in Spagna e in Francia. La produzione dei motori di moto e scooter Yamaha è stata così diversificata per rispondere alle diverse esigenze del mercato.
ll fatturato netto si è attestato a 2.248,5 miliardi di yen (con un aumento di 436,0 miliardi di yen, pari al 24,1%, rispetto all’esercizio precedente) e l’utile operativo è stato di 224,9 miliardi di yen (con un aumento di 42,5 miliardi di yen, pari al 23,3%). Fra le moto di maggiore successo prodotte negli anni ricordiamo, sicuramente, la Yamaha R7, la Tracer 900, la MT-07 e la XT-500.
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