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Formula 1

Ferrari, c’è ancora un problema al motore? Ecco la decisione del team

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Giovanni Messi

La Ferrari ha presentato in pompa magna la nuova SF-23, ma sembra ci sia ancora qualcosa da mettere a punto. Ecco di cosa si tratta.

In casa Ferrari la gran parte del lavoro si è concentrata sulla risoluzione della questione affidabilità, forse il problema principale della stagione passata. Il motore Superfast era stato progettato per chiudere il gap di potenza con Mercedes ed Honda, venutosi a creare a seguito dell’assurdo accordo segreto stipulato da Mattia Binotto con la FIA ad inizio 2020.

Ferrari SF-23 ed un guaio da risolvere (ANSA)

Questo fatto aveva castrato la potenza delle power unit di Maranello, condannando piloti e tifosi a due campionati terribili, in cui non sono arrivate vittorie. Per cercare di tornare al top, i tecnici di Enrico Gualtieri avevano forzato molto, e sin dai primi test al banco emersero alcuni problemi di affidabilità.

Le prime conferme arrivarono sin dai test del Bahrain, quando l’Alfa Romeo Racing di Valtteri Bottas, dopo alcuni giri alla massima potenza, subì un cedimento che fece scattare l’allarme. Nelle prime tre tappe, la Rossa fu comunque la monoposto migliore nonostante una power unit non spinta al massimo, visto che la Red Bull era nettamente dietro a causa di un peso eccessivo.

I tecnici della Scuderia modenese furono poi costretti a prendersi dei rischi, visto che da Imola in avanti, il team di Milton Keynes cambiò decisamente passo grazie agli sviluppi. Il primo grave guasto si verificò in Spagna, quando Charles Leclerc stava dominando dopo essere partito dalla pole position. La stessa cosa accadde in Azerbaijan, ed il triste destino colpì Carlos Sainz in Austria, quando i siluri di Maranello stavano per festeggiare la doppietta.

A quel punto, si è deciso di spingere meno a livello di power unit, togliendo diversi cavalli e, di fatto, rinunciando a sfidare la Red Bull nella seconda parte di stagione. Tutto ciò portò anche a sospendere gli sviluppi, e la direttiva tecnica TD39 introdotta in Belgio fu la mazzata finale sulle speranze iridate del Cavallino.

Da quel momento in poi si è iniziato a lavorare sulla Ferrari del 2023, nella speranza che i guasti tecnici siano stati risolti del tutto. Frederic Vasseur ha assicurato che la situazione, sul fronte dell’affidabilità, è sotto controllo, ma alcune voci che si sono sollevate nelle ultime ore non possono lasciare tranquilli i tifosi.

Ferrari, ecco le ultime indiscrezioni sulla power unit

La Ferrari si presenta al via del mondiale di F1 targato 2023 con una SF-23 che ha impressionato subito tutti dal punto di vista delle soluzioni tecniche. L’anteriore è stato rinnovato, con un’ala molto studiata e con l’aggiunta di cinque slot che ora sono giudicati regolari dal regolamento. La sospensione anteriore è stata abbassata ed il muso accorciato per risparmiare peso, mentre nella zona laterale potrebbe esserci un S-duct destinato a fare scuola se dovesse funzionare.

Molto, a questo punto, dipenderà dalla power unit e dalla sua affidabilità, e secondo le ultime indiscrezioni ci sarebbe ancora qualche piccolo dubbio sulla power unit. Secondo quanto riportato da “Formu1a.uno“, pare infatti che a Maranello abbiano già pensato a montare quattro power unit in questo 2023, sforando il limite regolamentare che ne prevede tre, ma è chiaro che questa è una cosa che faranno quasi tutti visto che le gare in programma sono 23, a cui si aggiungono anche 6 Sprint Race.

Quello che lascia i fan leggermente più preoccupati è la motivazione, che sarebbe legata a dei problemi situati nella zona del turbocompressore. Si tratta del componente che, assieme all’MGU-H, causò i ritiri di Charles Leclerc a Barcellona e Baku e di Carlos Sainz a Spielberg lo scorso anno, cose che quest’anno non dovranno ripetersi per giocarsi il mondiale.

Le prime gare ci diranno subito qualcosa in più, ed in Bahrain sarà molto importante dare un’occhiata alle velocità massime per capire se il drag è stato ridotto rispetto alla Red Bull e se il motore viene sfruttato a pieno sin da subito. Durante i test, ovviamente, vi daremo conto di tutte queste importanti notizie attese da molti.

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Giovanni Messi
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