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Formula 1

Russell ha fatto un grave errore: il boss Mercedes ne è sicuro

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Chiara Rainis

In Brasile vincitore per la prima volta in F1 Russell ha sollevato dei dubbi nella mente del capo Mercedes Wolff. Ecco il curioso motivo.

La sua carriera nelle formule minori è stata formidabile. Al top al primo colpo in GP3 nel 2017 e lo stesso l’anno successivo in F2, George Russell ha subito dimostrato di poter fare la differenza. Serio, focalizzato e piuttosto maturo, diversamente da Max Verstappen il driver di King’s Lynn ha saputo affrontare la gavetta in F1 con maggiore tranquillità. Senza essere coinvolto in incidenti e senza intemperanze.

George Russell (LaPresse Foto)

Nel Circus dal 2019 non si è mai messo in luce per quantità di errori. E quando al termine del 2021 la Mercedes lo ha scelto come sostituito di Valtteri Bottas, lui non si è fatto prendere dalla pressione e dall’ansia da prestazione, ma ha gestito la situazione con la dovuta freddezza.

Complice una W13 con alcuni difetti, il britannico è stato comunque aiutato. Non dover vincere a tutti i costi, gli ha sicuramente permesso di familiarizzare con il team e con la macchina con la dovuta calma. E soprattutto, non ha patito il confronto con l’ingombrante Lewis Hamilton, come lui in difficoltà specialmente nella prima parte del campionato.

Eppure, per il responsabile del muretto della Stella Toto Wolff, qualcosa non è andato come avrebbe dovuto.

Russell ha sbagliato una mossa

Da tempo legato alle Frecce d’Argento, il 24enne è praticamente cresciuto sotto l’ala del manager austriaco. Ecco perché quando domenica scorsa ha tagliato per primo il traguardo del GP del Brasile, dopo tra l’altro aver conquistato pure la Sprint Race, per il viennese è stato un profluvio di emozioni.

Alla fine della corsa, mi è venuto in mente quando venne da me, a 16 anni, in giacca e cravatta, con una presentazione Power Point del suo percorso“, il ricordo del dirigente. “E’ il primo ragazzo del nostro vivaio che fa suo un gran premio. Ovviamente Ham è con noi da sempre ed è uno dei più vincenti in assoluto. Ma ora, a sei stagioni di distanza dal suo inserimento nel programma Junior anche George può vantare un trionfo”.

E che il #63 avrebbe fatto grandi cose lo si era capito subito. “Come marchio, ci piace potrebbe degli obiettivi alti. E lui li ha centrati tutti e in fretta“.

La scuola di Williams è stata certamente importante. Eppure per il 50enne si poteva agire il maniera differente. “A mio avviso è rimasto a Grove un’annata di troppo. Ad ogni modo, ciò che conta è che abbia lasciato il primo segno e lo abbia fatto con merito”.

Per qualcuno, come ad esempio l’ex F1 Johnny Herbert, proprio quanto fatto da Russell ad Interlagos ha rappresentato una svolta. “Sembra che stia avvenendo un cambio della guardia“, ha riflettuto l’ex compagno di box alla Benetton di Michael Schumacher.

Effettivamente il giovane britannico pare avere tutte le carte in regola per prendersi sulle spalle la scuderia di Stoccarda. Lewis, dal 2014 leader indiscusso del gruppo tedesco, vanta ormai 37 primavere, e malgrado la sua volontà sia quella di battagliare ancora a lungo nella massima categoria, è chiaro che non potrà più avere lo stesso livello di performance di un tempo.

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Chiara Rainis

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