Alberto Puig fa un bilancio dopo la gara di Portimao: Marc Marquez e Pol Espargarò lasciano il Portogallo fra molti dubbi.
Il Mondiale è sbarcato in Europa con il GP di Portimao, ci si attendeva una grande prestazione da parte delle Honda, ma Marc Marquez chiude in sesta posizione seguito da suo fratello Alex Marquez, mentre Pol Espargarò lascia il Portogallo con un nono posto e 16,7 secondi di distacco dal vincitore Fabio Quartararo.
Nonostante le molte modifiche subite nel corso della pausa invernale, la Honda RC213V non sembra ancora una moto competitiva, neppure nelle mani di Marc Marquez, che lamenta qualche problema di troppo con l’avantreno che ancora non riesce ad adattare al suo stile di guida. Sta provando con un lavoro certosino sul setting e alcune modifiche, ma da HRC si aspettano ulteriori aggiornamenti per consentire al fuoriclasse di Cervera di avere le armi a disposizioni per poter ristabilire il suo primato sul Mondiale.
Se fino allo scorso anno la RC213V era una moto competitiva sul tracciato portoghese, a distanza di pochi mesi si rivela sin troppo timida tra i saliscendi. Probabilmente senza le cadute di Jack Miller e Joan Mir il risultato finale sarebbe stato ben più opaco per i piloti della Casa dell’Ala dorata. “Non siamo riusciti ad ottenere il set-up perfetto e probabilmente ci serviva più tempo per capire la nostra moto su questo tracciato”, ha commentato Alberto Puig. Ma il team manager HRC non cerca alibi: “Non abbiamo avuto abbastanza tempo per girare sull’asciutto, ma questa non è una scusa, perché gli altri piloti e team sono stati veloci nelle stesse condizioni”.
Il team Repsol Honda farà tesoro degli errori e dei dati raccolti a Portimao per trovare il riscatto nel prossimo round a Jerez. Giusta la strategia gomme diversificata dei due piloti: Pol Espargarò ha scelto la dura, Marc Marquez la media al posteriore. Ma alla fine del Gran Premio del Portogallo sono rispettivamente 11° e 12° in classifica iridata. “In realtà la nostra prestazione non è stata così buona come ci aspettavamo. Un gap di 16 secondi dal vincitore non è il nostro obiettivo, dobbiamo migliorare”.
La prossima gara di Jerez sarà un vero banco di prova per capire se questa moto necessita di cambiamenti più radicali nel corso di questo campionato. “Ora andiamo a Jerez, un circuito dove i nostri piloti di solito sono veloci – ha proseguito Alberto Puig -. Vedremo qual è la situazione… La gara di Portimao ha dimostrato che dobbiamo migliorare ulteriormente la nostra moto”.
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