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Motomondiale

MotoGP, Honda in crisi: la spiegazione di Marc Marquez è clamorosa

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Davide Russo

La Honda è fanalino di coda della classifica costruttori. Il declino della casa dell’ala dorata in MotoGP è impressionante.

Marc Marquez ha rinviato i buoni propositi di top 3 al prossimo appuntamento del mondiale. Per il Cabroncito, a Portimao, è arrivato un soffertissimo sesto posto. Lo spagnolo è stato ancora una volta il miglior pilota della casa giapponese, precedendo di pochi millesimi suo fratello Alex. Il Gran Premio del Portogallo ha rappresentato l’ennesima delusione per la Honda.

Honda Marquez (LaPresse)

A preoccupare Marc Marquez è il distacco dalla vetta. Il vincitore della corsa, Fabio Quartararo, ha creato un gap di 16 secondi sui piloti della Honda. Marc Marquez, Alex Marquez e Pol Espargaró hanno concluso la corsa in sesta, settima e nona posizione. Takaaki Nakagami, invece, ha chiuso sedicesimo. Il team ufficiale, esattamente come la squadra satellite LCR, sono in crisi. La partenza sprint in Qatar di Pol Espargaró aveva fatto sognare un mondiale da protagonisti.

Il più giovane dei fratelli Espargaró, dopo il terzo posto nella gara inaugurale, ha racimolato solo quattordici punti nelle altre quattro gare. Marc Marquez ha saltato due corse per un nuovo episodio di diplopia, accusato dopo il crash nel warm up di Mandalika, ma nelle altre tre corse non è mai andato oltre la quinta posizione. La squadra non è pronta a lottare per la vittoria, ha ammesso Marc Marquez. Lo spagnolo ha aggiunto che i risultati sono una combinazione dei problemi personali più quelli della moto.

Quando sei nel tuo momento migliore, allora tutto funziona. Ma ovviamente non sono nel mio momento migliore e ho bisogno dell’aiuto della moto”, ha spiegato l’otto volte campione del mondo ai microfoni di Motorsport-total.com. Già nel warm-up di Portimao la situazione era chiara: “Il feeling non era buono e quindi abbiamo fatto una piccola modifica alla moto per la gara, che mi ha aiutato. Ma non è bastato. Non mi sentivo bene fin dai primi giri. Non ho fatto una buona partenza, non ho fatto un buon primo giro. Ma non c’era neanche la velocità”.

Honda, l’amara ammissione di Marc Marquez

Il catalano è come se fosse salito su una motocicletta, completamente, nuova rispetto alle precedenti. La Honda ha stravolto la vecchia RC213V, presentando novità che avrebbero dovuto renderla più guidale per tutti i piloti della casa. I risultati sono sotto gli occhi di tutti. Dopo cinque Gran Premi, la Honda ha accumulato un distacco, nella graduatoria costruttori, di 72 punti dalla vetta. La Honda è ultima con 44 punti, distaccata di 23 punti persino dall’Aprilia.

A Portimao la gara dei centauri del marchio dell’ala dorata è stata un calvario. “Abbiamo finito 16 secondi dietro i primi – ha sottolineato Marc Marquez – non avevo la velocità per recuperare posizioni. Non è la posizione che vorremmo raggiungere, ma è così. Non mi sentivo a mio agio, anche sabato in condizioni miste dove di solito sono veloce, la sensazione non c’era. E’ così dal pre-stagione. È vero che alcuni piloti Honda hanno detto: ‘Ehi, che moto fantastica’. Io sono stato un po’ cauto perché sapevo che le condizioni di grip nelle gare sarebbero state diverse rispetto ai test”.

Per di più il riaffiorare dei problemi di visione doppia non hanno aiutato il Cabroncito. Jerez de la Frontera sarà un GP chiave per il prosieguo della stagione. La Honda non può permettersi altri passi falsi dopo un inizio sotto tono. Non se la passa meglio Pol Espargaró che ha definito la corsa portoghese “dura, difficile e davvero brutta”.

Lo spagnolo ha dichiarato: “La cosa brutta è che nessun altro pilota Honda si sente meglio di me. Questo è un problema. Non è che abbiamo appena avuto una brutta giornata. Lo vorrei. Nessuna Honda potrebbe lottare per la vittoria. Alex e Marc mi hanno staccato di due secondi all’inizio della gara, ma sono riuscito a recuperare il ritardo. Loro erano un po’ più veloci all’inizio e io un po’ più veloce alla fine. Il risultato è comunque pessimo”. La mancanza di aderenza al posteriore non permette ai piloti della Honda di frenare il mezzo come vorrebbero e di conseguenza percorrono le curve troppo piegati, soffrendo anche nel momento successivo dell’accelerazione.

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Davide Russo
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