La Mercedes ha iniziato in maniera pessima la nuova stagione. Uno dei motivi è la scarsa velocità di punta registrata a Sakhir ed a Jeddah.
Nessuno ci avrebbe scommesso neanche un centesimo, ma la realtà è ormai ben definita. La Mercedes non è più l’auto di punta ma anzi, è ben lontana da coloro che ne hanno preso il posto. Red Bull e Ferrari rappresentano il punto di riferimento, quelle che guidano il gruppo scavando distanze siderali nei confronti della concorrenza.
La freccia d’argento si era presentata ai test del Bahrain con una monoposto priva di sidepod, che secondo le indiscrezioni, risultava più veloce di circa un secondo rispetto alla versione vista ai test di Barcellona. In realtà, sin dalle prime battute sulla pista di Sakhir si era visto che la F1 W13 era in grossa difficoltà, specialmente per via di un porpoising molto accentuato rispetto agli avversari.
La Mercedes ha corso in difesa il primo week-end dell’anno, con Lewis Hamilton che è riuscito a salire sul podio soltanto grazie al doppio ritiro delle Red Bull. In Arabia Saudita, le cose sono andate molto peggio, vista la presenza dei lunghi rettilinei che hanno messo in mostra le gravi carenze di questa monoposto. George Russell ha chiuso quinto, dopo essere stato battuto in qualifica dall’Alpine di Esteban Ocon. Hamilton è stato addirittura escluso in Q1, rimontando sino ad una mesta decima piazza in gara.
Anche in Arabia Saudita, la Mercedes ha confermato i problemi del Bahrain. Le velocità di punta non si sono dimostrate all’altezza della concorrenza, con Lewis Hamilton e George Russell che a stento hanno toccato i 324 km/h. Con la Red Bull c’è una differenza di oltre 10 km/h, mentre la Ferrari si attesta attorno ai 328, ma recupera poi alla grande nei tratti guidati.
Quando la F1 W13 versione no sidepod venne presentata in Bahrain, tutti si chiesero dove fossero state poste le masse radianti. Da un’analisi pubblicata sulle colonne di “Motorsport.com“, emerge un qualcosa di molto interessante. I radiatori sono stati posizionati nel telaio, ed è questo che potrebbe generare un drag eccessivo rallentando la monoposto sui rettilinei.
Non a caso, la Mercedes aveva parlato anche di un possibile ritorno alla monoposto che era scesa in pista a Barcellona, dal momento che si tratterebbe di un lavoro di massimo un paio di ore, essendo un intervento improntato sulla sostituzione di parti aerodinamiche. Tuttavia, quest’ipotesi pare accantonata definitivamente, e le prime novità tecniche si vedranno ad Imola o in Spagna.
Non ci sono comunque certezze sul fatto che tutti i problemi palesati nelle prime gare vengano risolti da qualche aggiornamento, e la prima parte di stagione potrebbe risentirne in termini di risultati. Il campionato è lunghissimo e c’è tempo per recuperare, ma gli avversari scappano.
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