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Formula 1

Ferrari, Binotto “promette” un nuovo ciclo: i tifosi sognano

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Giovanni Messi

La Ferrari vuole tornare a vincere il mondiale, ma Mattia Binotto sa che sarà molto difficile pensare di battere Red Bull e Mercedes.

I team di F1 stanno raggiungendo il Bahrain, dove si inizierà finalmente a fare sul serio dopo un inverno di silenzi ed attese, dove a tenere banco sono stati i fattacci di Abu Dhabi, senza dare troppa importanza ai lavori che le squadre svolgevano in fabbrica. Attorno alla Ferrari c’era un alone di mistero, con la consapevolezza che la nuova monoposto non poteva essere sbagliata.

Ferrari Mattia Binotto (ANSA)

Era il 10 settembre 2020 quando, in occasione del Gran Premio della Toscana disputato al Mugello, il presidente John Elkann disse apertamente, in un’intervista a “La Gazzetta dello Sport“: “Nel 2022, con le nuove regole, vedrete di che pasta siamo fatti. Non vogliamo solo vincere, ma cercheremo di aprire un ciclo di successi“.

Obiettivamente, si tratta di un’ambizione molto seria, per certi versi anche sfacciata, considerando la forza degli avversari, come la Red Bull e la Mercedes che negli ultimi anni non hanno avuto rivali. Tuttavia, la Ferrari non può continuare a trovare giustificazioni, deve aver costruito una macchina che sia almeno in grado di giocarsi le vittorie, perché altrimenti sarebbe quasi la fine della Scuderia modenese.

Aver sbagliato anche il progetto della F1-75 significherebbe continuare a soffrire per altri anni, dal momento che lo sviluppo delle power unit è stato congelato e che queste vetture non potranno essere aggiornate con la forza con cui era possibile in passato. La nuova Rossa deve lottare per le vittorie, e poi fare un pensierino al mondiale quando si avrà la certezza del suo potenziale.

L’obiettivo minimo è quello di tornare sul gradino più alto del podio, che manca ormai dal lontano 22 settembre 2019, quando Sebastian Vettel guidò la doppietta rossa di Singapore davanti a Charles Leclerc. Da quel giorno sono trascorsi ormai due anni e mezzo, troppi per un’azienda con un blasone del genere. Portare a casa il mondiale sarà difficile, ma tornare a bere lo champagne più dolce in circolazione è un obbligo.

Ferrari, Binotto riporta i tifosi sulla terra

La Ferrari ha lasciato Barcellona con una modesta dose di ottimismo sulle spalle. La F1-75 ha percorso 439 giri in tre giorni, superando quota 2000 chilometri, nessuna delle altre squadre ha fatto tanto. Va detto che la Red Bull si era dimostrata in linea nel primo giorno, ma poi ha pagato un guasto al cambio con Sergio Perez al giovedì mattina, che ha costretto il messicano a restare fermo nei box per le riparazioni.

Guardando ai tempi non è possibile effettuare qualche analisi sul reale potenziale delle monoposto, dal momento che nessuno ha mai spinto al massimo la propria macchina. In Bahrain, tuttavia, potremo iniziare a vedere qualcosa di più interessante. Mercedes e Red Bull si presenteranno con grandi sviluppi aerodinamici, mentre la Rossa arriverà solo con qualche affinamento per adattarsi meglio al circuito.

La Ferrari e la McLaren sembrano più “a posto” una volta messe in pista, mentre la W13 e la RB18 hanno bisogno di un lavoro di set up più impegnativo. Questo da una parte è uno svantaggio, ma la situazione potrebbe capovolgersi una volta che la situazione si sarà stabilizzata.

Dal canto suo, Mattia Binotto è molto realista, ed in un’intervista concessa a “SKY Italia” ha dichiarato: “Per giudicare la prestazione è ancora presto. Alcune squadre stanno abbassando le aspettative più di altre. La verità la sapremo in Bahrain con la seconda sessione di test e con le prime gare che verranno poco dopo“.

La cosa fondamentale, in questi periodi pre-stagionale, è abbassare le aspettative. La pre-tattica è un’arma a cui Toto Wolff ha fatto ricorso svariate volte, e giudicando dai risultati, bisogna ammettere che ha avuto ragione. Il Cavallino sa di non poter fallire, e la pressione che attanaglierà gli uomini di Maranello in queste settimane salirà alle stelle.

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Giovanni Messi
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