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Formula 1

Verstappen lancia la stoccata ad Hamilton: “E’ stato fortunato”

Published by
Chiara Rainis

Forte del suo primo titolo in F1 conquistato al termine di un convulso 2021, Verstappen fa i distinguo con l’ex dominatore Hamilton.

Si è concluso da poco più di un mese, ma lo scorso campionato di F1 sta facendo ancora chiacchierare. Gli episodi avvenuti negli ultimi due GP, quello di Jeddah e quello di Abu Dhabi, con la direzione gara che tramite le proprie azioni ha influenzato l’esito del mondiale, fanno male ai protagonisti del duello, ma soprattutto all’immagine dello sport che necessita di una regolata a livello di sistema e organizzazione.

Max Verstappen (GettyImages)

Già il solo fatto che il “caso Safety Car” per quanto riguarda gli ultimi giri del round di Yas Marina non verrà preso in esame prima del 18 marzo non fa ben sperare, ad ogni modo rasserenato dalla corona appena conquistata e dalla consapevolezza di essere stato il primo pilota a spezzare la supremazia Mercedes, Max Verstappen non ha perso occasione per punzecchiare il suo rivale. In particolare, ha sottolineato come l’ottenere tanti successi in maniera consecutiva non può essere soltanto merito della bravura.

“Devi essere fortunato per battagliare per sette o otto stagioni. Inoltre alle spalle devi avere un team dominante“, le sue parole riportate dal Daily Mail, chiaro riferimento al pacchetto super competitivo di cui ha usufruito Hamilton dal 2014, inizio dell’era ibrida del Circus ad oggi. “Non sempre ti trovi al momento giusto, al posto opportuno e allo stesso modo la sorte può non essere dalla tua“.

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Forse per la paura di non saper portare a termine il compito più arduo, ovvero quello della conferma, il 24enne ha sottolineato come la quadratura del cerchio avvenga di rado. Ciò significa che il suo 2022 potrebbe non essere sfavillante come l’anno precedente in cui ha guadagnato 10 pole position e altrettanti trionfi in corsa.

“Il mio obiettivo era vincere, dunque quello che verrà dopo lo considero un bonus“, ha considerato. “Di conseguenza in caso dovessi perdere dei gran premi, certo sarò dispiaciuto, ma dopo un attimo mi dirò “ok”“, ha concluso palesando una scarsa fame e probabilmente un calo di determinazione simile a quello avuto da Raikkonen dopo il sigillo con la Ferrari nel 2007.

Ma davvero una volta tornato in pista un driver aggressivo come lui accetterà di buon grado la sconfitta? Se così fosse Lewis dovrebbe subito accantonare i pensieri di ritiro e tornare in abitacolo per la rivincita dato che difficilmente ci saranno monoposto competitive quanto le Frecce e la Red Bull.

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Chiara Rainis

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