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Motomondiale

MotoGP, Valentino Rossi spiega il “no” alla Ducati: il motivo è clamoroso

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Luigi Ciamburro

Valentino Rossi spiega i motivi che lo hanno spinto a dire no all’ipotesi di chiudere la carriera in sella alla Ducati del suo team VR46.

Valentino Rossi (getty images)

Valentino Rossi ha scelto di mettere la parola fine alla sua carriera lunga 26 anni per affrontare una nuova sfida con le corse automobilistiche. Non è un addio definitivo al paddock della MotoGP, perché continuerà ad essere presente come Team Owner della sua nuova squadra Mooney VR46 che da quest’anno sarà legato al marchio Ducati. Sono in tanti però a sperare che possa presto ritornare in pista come collaudatore, anche se l’idea non è attraente per il veterano di Tavullia.

Molti fan speravano fino alla scorsa estate che potesse decidere di chiudere la sua carriera nel suo team, in sella ad una Ducati Desmosedici con specifiche ufficiali, che al momento è la moto più competitiva in griglia. Fino alla conferenza stampa indetta al Red Bull Ring dopo la pausa estiva, quando ormai sembrava scontato il suo addio alle corse. Eppure l’idea di concludere la carriera su una Rossa ha accarezzato la fantasia di tanti fan e appassionati del motorsport. Purtroppo i risultati ottenuti in sella alla M1 del team Petronas SRT hanno scoraggiato Valentino Rossi, che da quest’anno rivedremo al volante di una GT3 a lottare per le posizioni che contano nel mondo automobilistico.

Valentino Rossi e il no alla Ducati

Sarebbe stato sin troppo facile correre nel proprio team e proseguire un altro in classe regina, in sella ad una Ducati che in passato non gli ha dato le soddisfazioni che cercava, ma che ora è pronta per ambire al titolo mondiale. Però la possibilità è stata subito respinta dal nove volte campione del mondo. “Sarebbe stata un’idea affascinante correre nel mio team MotoGP. Ma alla fine ho deciso di non farlo, per diversi motivi”.

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Il primo è che avrebbe dovuto adattarsi ad una moto praticamente differente dalla sua Yamaha M1. “Sarebbe stato un progetto sensato se avessi potuto programmare per due anni o più”, ha detto ai microfoni di Motogp.com. “Ma quando si tratta di una sola stagione, il rischio supera il potenziale vantaggio. Per questo ho deciso di non farlo”.

Dalla stagione 2022 Valentino Rossi lascerà le due Ducati del team VR46 nelle mani di suo fratello Luca Marini, che potrà contare su una moto con specifiche ufficiali alla pari di Pecco Bagnaia e Jack Miller, e di quelle del rookie Marco Bezzecchi, dotato di una GP21 con gli ultimi aggiornamenti presenti nell’ultimo Gran Premio di Valencia.

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Luigi Ciamburro

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