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Formula 1

Binotto: “Abbiamo gestito”. Ma la Ferrari se lo può permettere?

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Chiara Rainis

La strategia decisa dal muretto Ferrari in Qatar è stata di conserva con entrambi i piloti che si sono sentiti limitati. E’ questo che il Cavallino deve mostrare?

Mattia Binotto (©Getty Images)

Quando mancano ormai solo due GP alla fine del campionato la testa di tutte le squadre è già al rivoluzionario 2022 e probabilmente a Maranello è così da tempo. In lotta per la terza piazza costruttori, dopo averla raggiunta, la Scuderia pare essersi seduta. E in effetti se guardiamo i punti potremmo dire che ne ha ben donde. La McLaren, dopo le buonissime prestazioni degli eventi appena successivi al rientro dalla pausa estiva ha leggermente perso terreno, ma la Ferrari invece che attaccare e tirare fuori gli artigli anche per dare prova di aver superato le criticità del recente passato, ha deciso di restare in un limbo, limitandosi a portare a casa un bottino utile per incrementare il vantaggio per l’obiettivo conclusivo.

Al traguardo di Losail Sainz in particolare ha parlato di “passo buono della SF21” e di scelta del “team” di non rischiare con le gomme, optando per una sola sosta. Un atteggiamento, questo, di compressione, che se evitato, avrebbe potuto dare la possibilità allo spagnoloe a Leclerc di fare perlomeno vedere in corsa.

La giustificazione del boss Mattia Binotto

Spiegando come è andata davvero e quali sono state richieste ai due driver, il responsabile dell’equipe ha confermato di aver domandato ai suoi una gara a bagnomaria sin dal giro 1.

“Volevamo fare un solo cambio pneumatici e loro sono stati bravi a trattenersi e a non spingere mai. Lo hanno fatto solamente a dieci tornate dal termine quando eravamo certi di arrivare in fondo”, ha sostenuto a Sky Sport puntualizzando come chi invece ha rischiato sia finito con una foratura.

Per il dirigente, la stanchezza per i diversi eventi di fila potrebbe invece aver creato un intoppo passato un po’ sottotraccia, esattamente al momento del passaggio dalle medie alle dure. “Credo che ci sia stato un problema di comunicazione con Carlos, perché altrimenti sarebbe potuto stare davanti a Stroll e magari passare Ocon nelle battute finali”, ha analizzato.

Pit stop Ferrari (©Getty Images)

Chiara Rainis

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Chiara Rainis

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