Sul circuito sconosciuto a tutti, si conferma Bottas il più lesto a capirlo. Alle sue spalle i due pretendenti al titolo mentre le Ferrari arrancano
Piace la pista del Qatar, dove finora a dare spettacolo erano state solo Valentino Rossi e i suoi compagni d’avventura in MotoGP. E piace particolarmente al finlandese Valtteri Bottas, che esce dalla prima giornata di prove libere come il miglior interprete del tracciato.
Mentre Mercedes e Red Bull se ne danno di santa ragione fuori dalla pista, dentro è Bottas a trovare subito il feeling giusto con il tracciato mediorientale. Importante il vantaggio sul giro secco sulla concorrenza: due decimi su un Pierre Gasly che ormai è una certezza, tre su Max Verstappen che ha superato di pochi millesimi Lewis Hamilton.
L’olandese e l’inglese sono ancora alle prese con lo studio della pista, ma domani di sicuro saranno della partita in qualifica. Per il passo gara invece ottimo ancora Bottas, con gomma media costantemente sull’1’28” basso. Occhio anche a un Lando Norris ritrovato, proprio alle spalle di Hamilton e che paga poco più di 4 decimi dal finnico. Segno che qui la McLaren forse può rosicchiare qualcosa alla Ferrari in classifica costruttori.
Per il resto c’è da notare che almeno fino alla quattordicesima posizione occupata da Ricciardo, tutti sono dentro il secondo dalla testa della classifica, quindi ogni particolare potrebbe fare una grande differenza domani tra il qualificarsi o meno.
Questo discorso ovviamente non fa piacere alla Rossa di Maranello, che piazza Carlos Sainz Jr. appena dentro la top ten mentre Charles Leclerc è di nuovo costretto a inseguire, come sta facendo troppo spesso negli ultimi mesi. E il passo gara non è poi dei migliori, fatta eccezione per lo spagnolo, che con la dura era sull’1’29’ basso.
SI ritrovano in generale le auto motorizzate Mercedes, perché oltre la McLaren si rifà viva anche la Aston Martin, con Stroll e Vettel nel primo gruppo. Un fatto da non sottovalutare, come la presenza lì davanti dell’Alpha Tauri. Con un mucchio selvaggio del genere la lotta per il Mondiale potrebbe passare anche dalle tattiche delle scuderie minori, che potrebbero disturbare almeno nella prima parte di gara i contendenti al titolo.
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