Nonostante i postumi per la botta rimediata a Valencia, Espargaro è sceso in pista a Jerez per i test. E guarda con ottimismo al 2022
Una prima giornata di test MotoGP a Jerez de la Frontera per Pol Espargaro abbastanza impegnativa, anche perché lo spagnolo era reduce dall’incidente di Valencia che lo ha messo fuori dall’ultima gara di stagione.
L’highside che gli ha impedito di correre durante l’ultimo gran premio è stato davvero importante, così come la botta rimediata. E lo spagnolo prova a spiegare la dinamica di quanto accaduto: “È stato un problema di elettronica, ma non della nostra moto, ma di gestione generale. Abbiamo il traction control solo quando la moto si rialza, invece bisognerebbe averlo anche quando in piega la gomma posteriore inizia a scivolare, come avevamo in passato e come c’è anche sulle moto stradali. È solo una questione di sicurezza, non serve per andare più forte. Dovremmo parlarne in commissione sicurezza, credo sia qualcosa di utile”.
Per lui niente top ten oggi nei test, ma comunque la soddisfazione di essere riuscito a scendere in pista: “Sono sorpreso di aver potuto fare 45 giri nelle mie condizioni – ha detto Espargaro -. Avevo dolore anche a stare a casa sul divano, non mi sono allenato per cinque giorni. E oggi c’era anche vento forte”.
Il lavoro si è concentrato per l’iberico non sulla nuova moto ma su quella di quest’anno, con la quale ha avuto diverse difficoltà di adattamento, con risultati positivi solo verso il finale di stagione. “Ho lavorato solo sulla mia moto 2021, avevo bisogna di avere delle certezza per ritrovare confidenza con la moto e provare qualche gomma”, ha confessato Espargaro. Mentre sulla nuova Honda ha detto: “Abbiamo due prototipi differenti: la base è simile, ma cambiano alcuni componenti. Oggi sono stati provati dai due piloti del team satellite ed è bello vedere Nakagami davanti a tutti: è vero che lui qui è sempre andato forte, ma significa che la nuova moto funziona bene”.
E sul cambio di rotta in casa Honda ha detto: “I test di Misano sono stati fondamentali per trovare la strada, qui dobbiamo continuare l’evoluzione e capire se funziona bene anche su altre piste. Domani avrò io le due moto nel box”.
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