Joan Mir felice del weekend MotoGP trascorso a Portimao. Il pilota Suzuki ha dovuto arrendersi a Bagnaia, ma il risultato è molto buono.
Ottimo podio conquistato da Joan Mir nella gara MotoGP a Portimao. Dopo il terzo posto nelle qualifiche, ha chiuso secondo oggi all’Autodromo Internacional do Algarve.
Il pilota Suzuki ha provato a seguire Francesco Bagnaia nelle prime fasi della corsa, ma non è mai riuscito ad attaccarlo e poi ha preso del distacco. Rimane un’ottima prestazione la sua. Aveva bisogno di un weekend così, dopo quelli non eccezionali di Austin e Misano-2.
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Mir al termine della corsa di oggi è soddisfatto del risultato ottenuto in Portogallo. Queste le sue dichiarazioni a Sky Sport MotoGP: «Bagnaia è riuscito a tenere un ritmo più forte del mio di un decimo. Non ho potuto fare di più. Pecco non ha commesso nessun errore, io ero al limite e ho fatto diversi errori. Lui ha trovato una maniera di guidare più rilassata ed efficace. Comunque sono contento per il team, è stato un buon weekend. Siamo stati nelle posizioni che vogliamo e abbiamo mostrato il potenziale che abbiamo. Peccato non aver potuto lottare per vincere, però sono contento».
Il pilota maiorchino spiega che il GP d’Algarve è riuscito bene sia perché è scattato finalmente davanti sia perché in Suzuki è stato fatto qualche progresso: «Partire in prima fila è importante, adesso che ce l’ho fatta non vorrei tornare di nuovo indietro (ride, ndr). Inoltre, abbiamo trovato qualcosa nella moto per essere più competitivi. Sono felice per la squadra, abbiamo avuto due gare difficili e adesso sembra che abbiamo trovato la strada».
Che Suzuki bisogna attendersi nel 2022? Moto rivoluzionata o solo un po’ evoluta rispetto all’attuale? Joan risponde: «La filosofia Suzuki è sempre stata quella di non portare una moto nuova, ma solo di portare pezzi per migliorare quella che ha. Avendo visto che quest’anno ci è mancato qualcosa, sicuramente porteranno più pezzi del solito. Lavoreremo forte per avere un pacchetto più competitivo di quello che abbiamo. Sono contento, finalmente cominciamo a vedere la luce».
A Portimao si è visto un Mir più in forma che nelle scorse gare: «Avevo chiesto troppo a me stesso durante la stagione, dopo il 2020 volevo solo vincere. Ho lavorato tanto per trovare qualcosa in più quest’anno. Mentalmente è stata molto dura. A Misano-2 ero collassato di testa, non mi era successo mai. Non facevo le cose come volevo. Mi è servivo un weekend fuori per prendere forza».
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