Valentino Rossi ha incontrato Kevin Schwantz, suo mito d’infanzia e oggi suo amico, ad Austin: ne è venuto fuori un siparietto comico
Un incontro tra autentiche leggende del motociclismo, quello che è andato in scena nella corsia dei box del circuito di Austin, in occasione dello scorso Gran Premio delle Americhe.
Da una parte il padrone di casa Kevin Schwantz, campione del mondo 1993 in classe 500 e bandiera della Suzuki. Dall’altra Valentino Rossi, nove titoli iridati, alla sua ultima stagione nel Motomondiale. Due miti, ma anche due grandi amici.
Le telecamere della MotoGP hanno immortalato interamente il loro saluto in pit lane, beccando anche un fuorionda davvero tutto da ridere, che è stato inevitabilmente pubblicato sui canali social del massimo campionato a due ruote.
Alla classica domanda di Schwantz: “Come stai?”, infatti, Valentino ha risposto: “Sto bene, grazie. Anche se, c***o, ho una cosa qui”, indicandosi il sedere. “Un ematoma!”, ha chiesto l’ex pilota americano. Ma il Dottore si è affrettato a precisare: “No no no, non un ematoma. In italiano la chiamiamo braciola”, che i sottotitoli della MotoGP traducono come “ferita”.
Colpa della scivolata di cui il fenomeno di Tavullia era stato vittima il giorno precedente, in occasione delle qualifiche. “Un’escoriazione da asfalto”, la definisce ancora più precisamente Kevin. E poi Rossi chiosa: “Sì, c’è sangue e tutto, una m***a. Quando sei giovane non è un grosso problema, ma quando sei un po’ più vecchio lo diventa”.
L’incontro si è concluso con un regalo che ha visibilmente sorpreso e addirittura commosso Vale: un casco personalizzato, ispirato alla livrea che Schwantz adottò nel corso del suo ultimo campionato, il 1995, con la bandiera texana, il numero 46 e la tartaruga portafortuna sul posteriore.
Un animale che lo stesso Valentino Rossi aveva adottato, da ragazzino, come mascotte in versione peluche proprio per via della sua grande ammirazione per lo statunitense. Ricevendo questo casco autografato dal suo idolo d’infanzia, il nove volte campione del mondo gliene ha promesso in cambio un altro dei suoi, a sua volta firmato.
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