Valentino Rossi non è soddisfatto della situazione della sua squadra satellite Petronas e del sostegno tecnico da parte della Yamaha
Sono tanti gli elementi alla base di una stagione deludente, sotto il profilo dei risultati e del rendimento, come quella che sta vivendo quest’anno Valentino Rossi, nel suo ultimo campionato in carriera in MotoGP.
C’è una M1 che non si adatta perfettamente al suo stile di guida, c’è una truppa di avversari agguerriti che hanno compattato lo schieramento, c’è forse anche il peso dell’età e degli anni che passano, che inizia a farsi sentire.
Ma c’è anche un altro elemento certamente non da sottovalutare: il passo indietro compiuto dalla squadra satellite proprio in coincidenza con l’arrivo del Dottore dal quella ufficiale. Lo stesso diretto interessato non ha mancato di farlo notare.
“Ho fatto un anno da pilota privato e sono stato sfortunato, perché sono arrivato nel team Petronas in una stagione che non è stata la migliore per loro”, ha dichiarato ai microfoni di Sky Sport”. Si sono dati una ridimensionata rispetto all’anno scorso, quando vinsero sei gare contro una del team ufficiale”.
Se nel 2020, con l’accoppiata Fabio Quartararo e Franco Morbidelli, la scuderia malese fu quella di riferimento per la Yamaha, insomma, stavolta non si può certo dire lo stesso. Lo si nota chiaramente vedendo quanto paghi in fondo al dritto in termini di velocità massima, un divario ancor più impressionante se si fa il paragone con le Ducati che vanno come un fulmine.
“La moto, sulla carta, è la stessa, ma quelle ufficiali vanno più forte”, ribadisce il nove volte campione del mondo. “Se guardate le velocità di punta in rettilineo noi siamo costantemente ultimi o penultimi”.
Quel che è peggio è che la Casa dei Diapason non sembra aver più garantito alcun sostegno in termini di crescita tecnica alla Petronas: “Anche nei test a Misano loro hanno compiuto un bel passo in avanti, mentre noi non avevamo niente da provare”, attacca il fenomeno di Tavullia. “Non veniamo ascoltati, siamo finiti fuori dai piani di sviluppo e questo pesa molto. Anche per il team non è un momento tecnicamente molto facile, non ci sarà più lo sponsor e stanno cambiando un po’ di cose”.
LEGGI ANCHE —> Valentino Rossi a terra e in ultima fila: le aspettative per la gara
Michael Schumacher è stato un'icona del mondo del motorsport, e tanto tempo fa fu protagonista…
Portare l'auto in officina per un controllo programmato può sembrare una seccatura, eppure rappresenta una…
Nell’ultima tappa, nella sfida di Abu Dhabi, Max Verstappen ha vinto la battaglia, ma la…
L'ultima qualifica del mondiale di F1 2025 assegna la pole position a Max Verstappen, che…
Max Verstappen si è preso un successo perentorio a Lusail, riaprendo del tutto la corsa…
La Maserati sarà anche un marchio in difficoltà, ma che continua a restare incastonata nei…