Prosegue senza tregua la guerra di nervi tra Mercedes e Red Bull. Ora Horner accusa Wolff di aver politcizzato la caccia al titolo.
Non accenna a raffreddarsi la battaglia a distanza tra Red Bull e Mercedes. Ormai è diventata un’abitudine. Da inizio stagione è stato un continuo di frecciate e denunce alla FIA per cercare di mettere in difficoltà l’avversario e ultimamente, in particolare Christian Horner non si sta lasciando sfuggire occasione per punzecchiare l’omologo della Stella.
Infastidito dal sorpasso nella generale subito in entrambe le classiche, il boss della scuderia energetica, ha voluto fare i distinguo con il passato.
“Quando eravamo in competizione con la McLaren ed Hamilton, o con la Ferrari e Fernando Alonso, era molto diverso rispetto ad oggi”, ha affermato all’agenzia stampa PA. “Quella che stiamo vivendo è una battaglia politica, con molti più eventi che accadono nel dietro alle quinte. Molte delle mail inviate da Wolff alla Federazione meritano un approfondimento a fine stagione”.
Secondo il manager del team con base a Milton Keynes, Toto, non essendo abituato a doversi fronteggiare con un’altra equipe non avrebbe retto il colpo e per questo si starebbe dibattendo come un leone in gabbia a suon di carte bollate per cercare di fermare gli avversari.
Non meno aspro di quello tra i vertici, è il confronto tra i driver. “A Lewis piace fare i giochetti mentali, ma con Verstappen perde tempo”, ha asserito il 47enne. “A mio avviso è proprio l’inglese a subire maggiormente la pressione”, ha proseguito evidenziando come sia il #44 ad avere più da perdere.
“Max invece si sta solo godendo il gusto della sfida e gareggiando, in più ha il beneificio della gioventù. Il tempo passa per tutti. Ham ha raggiunto tanto, è un campione fenomenale, ma c’è sempre la nuova generazione che avanza”, ha infine sentenziato.
Chiara Rainis
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