Joan Mir riconduce alla sua vicinanza a Valentino Rossi le ragioni dell’antipatia con Marc Marquez
Connazionali, campioni del mondo, rivali e addirittura nemici. Joan Mir e Marc Marquez, l’iridato in carica della MotoGP e colui che lo è stato molte altre volte in passato, si guardano in cagnesco.
E non solo, come accade tra tutti i piloti del Motomondiale, perché sono avversari che si contendono lo stesso obiettivo: quello di tornare sul tetto del mondo (obiettivo che difficilmente entrambi centreranno in questa stagione.
No, oltre alla concorrenza agonistica c’è anche una forte antipatia umana che contrappone il maiorchino al catalano. Che potrebbe avere una motivazione che non c’entra veramente nulla con il rapporto tra i due. Ma che risale ad una terza persona, ad un altro campione: Valentino Rossi.
Lo ipotizza lo stesso Mir nel corso di una lunga intervista che ha rilasciato ai microfoni della Gazzetta dello Sport: “Marquez è un rivale e io non ho tanti amici qui nel paddock”, conferma il portacolori della Suzuki. “Forse perchè io sono sempre stato tifoso di Valentino Rossi, lui quando parla non dice mai il mio nome. Ma magari neanche io il suo”.
Possibile che la rottura del Cabroncito con il Dottore, nata nella famigerata annata 2015, quella del famigerato “biscotto”, sia stata così profonda e abbia lasciato dentro di sé tanti rancori? A tal punto che Marc odi chiunque faccia il tifo per il suo antagonista giurato, quasi a considerarlo appartenente alla fazione opposta alla sua?
Chi lo sa che cosa passa veramente per la testa del fuoriclasse di Cervera. Di sicuro, qualunque sia la ragione della sua ostilità, Mir ha messo bene in chiaro che essa è assolutamente reciproca. Questo, però, accade fuori pista.
Quando ci si mette il casco in testa, Marquez diventa solo un avversario come gli altri, naturalmente da battere per riprendersi un giorno il titolo iridato conquistato nella passata stagione. Un obiettivo che Joan considera alla sua portata, in futuro. Forse già da quest’anno.
“Il Mondiale si può vincere”, chiosa lo spagnolo. “Dobbiamo migliorare la qualifica, soprattutto lottare per vincere le gare e mettere in difficoltà Quartararo che con 65 punti di vantaggio è molto rilassato. Dobbiamo renderlo un po’ nervoso”.
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